"Quindi adesso siamo tutti intrappolati nelle nostre camere da letto. (...) Ma c'è sempre un modo per tenere la poesia e il sesso vivi anche durante l'Apocalisse"; a parlare così sulle prestigiosissime pagine di Interview Magazine è Karley Sciortino, sex-columnist americana salita alla ribalta mediatica con il programma SLUTEVER andato in onda su VICE US nel 2018 e nel 2019. Al binomio caldissimo e digitalissimo "Sesso e Pandemia" la Sciortino ha dedicato un podcast intitolato Love & Quarantine nel quale fornisce consigli praticissimi su come sopravvivere nel recinto castrante della nostra nuova quotidianità intrisa ormai h24 da quella che lei stessa ha definito Coronalibido - mi piacerebbe sapere cosa ne pensi il fantasma di Freud della genesi di un tale sentimento postmoderno nell'intimo dell'umanità tutta. Insomma, se volete allenare il vostro inglese e sopravvivere al Deserto del Gobi in cui la sessualità analogica rappresenta la tanto cercata quanto immaginaria Oasi, streammatelo.
La mia dritta preferita che ho imparato ascoltandolo è stata che si può cucinare durante un date virtuale, essere un po' performer, insomma; io, personalmente, durante il primo lockdown ho conosciuto qualcuno anche giocando a scacchi prima dell'avvento della Regina (per chi mi segue con la reference netflixiana). Di storie divertenti e idiosincratiche sul sexting se ne sentono tantissime. Una mia amica qualche settimana fa mi ha detto: "Ho fatto sexting come nell'Ottocento; ho mandato solo foto di caviglie e clavicole".
Se pre-covid il sesso virtuale era un qualcosa che faceva germinare ancora qualche pudicizia, la pandemia he definitivamente derubricato il tutto dallo status di tabù dalla Gen Z fino alla Gen agè. Se Only Fans è la piattaforma che permette di monetizzare sulle proprio foto più intime, la Durex non ha dubbi e sceglie Mara Maionchi per la sua nuova campagna ad alto contenuto pedagogico che sensibilizza per l'appunto sulla pratica del sesso sicuro. Il non vivere a pieno il sesso ha portato nuova linfa creativa nella sua narrazione dove sono anche le parole a essere ritornate centrali nella logica erotizzante del distanziamento; dando vita a un romanzo epistolare sparpagliato qua e là nell'etere digitale in cui i mittenti sono molteplici, ma il destinatario è solo uno: il desiderio dell'altro da noi.