Anche se con la mascherina e mantenendo la distanza di sicurezza, andare a un primo appuntamento è di nuovo possibile. E dato che non ci si può né abbracciare né baciare, dovremmo inventarci e trovare nuovi modi di conoscersi e di manifestare il nostro interesse e la nostra affettività. Tu hai voglia di farlo comunque o preferisci aspettare ancora un po’?

Il dubbio lo abbiamo un po’ tutte. Perché se da una parte c’è il desiderio e la voglia di incontrare chi ci sta facendo battere il cuore, dall’altra parte resta il timore e la difficoltà nel farlo. Il sondaggio condotto da Guidapsicologi.it conferma che riprendere ad avere contatti fisici è la necessità primaria del 54% degli utenti. Ma c’è anche chi si fa tanti scrupoli, perché il partner incontrato sulle chat resta pur sempre uno sconosciuto. E anche se ci desta curiosità ed entusiasmo, l'approccio dal vivo può suscitare sospetto e timore. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Quattrini, sessuologo e psicoterapeuta, che hai visto su RealTime nel programma tv “Matrimonio a Prima Vista”. Di questa tematica ne ha parlato anche all’interno del format “Disimbarazzo Sessuale”, che ha ideato assieme ad Alessia Pellegrino, speaker radiofonica romana, ed è live ogni sera alle 22 su Instagram. Un salotto virtuale che dà informazioni sulla sessualità, che puoi seguire collegandoti ai profili instagram @lapellegrinoonair e @fabrizioquattrini_real.

Perché proviamo un conflitto tra desiderio e paura?

È più che normale trovarsi in questo impasse e avere difficoltà a scegliere. Perché sia il desiderio che il timore non sono solo sensazioni molto forti, ma dietro di esse ci sono varie ragioni, entrambe validi. Così il nostro cuore e la nostra mente finiscono per essere in balia di dubbi e pulsioni contrastanti, come spiega l’esperto.

“Quando si vivono nuove relazioni, c’è sempre un conflitto tra il desiderio e la paura, la passione e il timore di rischiare a esporsi. E questa difficoltà a lasciarsi andare, in questo momento è ancora più evidente visto che ci sono anche la preoccupazione e l’ansia scatenate dal periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Le relazioni, per quanto supportate dalle regole della distanza sociale e che stiamo imparando a conoscere sempre meglio, non sono ancora in equilibrio e necessitano di essere approfondite e osservate da nuove angolazioni. Il primo appuntamento quindi diventa di non facile gestione e soprattutto, può rappresentare il conflitto tra bene male, giusto e sbagliato. Ecco che per ovviare a questa conflittualità è necessario in primis imparare ad osservare e rendere ciò che non si riesce ad approcciare molto più leggero”.

Primo appuntamento sì o no? Ecco come capire cosa fare in serenità e in sicurezza

Dopo tanta attesa, ora potresti accettare un primo appuntamento e incontrare la tua crush dal vivo, eppure decidere non sembra essere così semplice. Puoi partire da questi presupposti per chiarirti le idee: non esiste una scelta giusta o sbagliata a priori e, soprattutto, solo tu puoi sapere cos’è meglio per te, come sottolinea Fabrizio Quattrini.

“Sono sicuro che il comportamento più valido sia quello di seguire le proprie sensazioni ed emozioni, pur riconoscendo l’importanza di imparare a guardare oltre, osservando nuovi modi di interagire e sperimentare i possibili incontri. A tutte quelle che sentono prevalere il no suggerisco di non trincerarsi totalmente dietro la paura, ma di iniziare a concedersi un tempo per un possibile cambiamento. Prova a fare piccoli passi verso l’incontro reale. La libertà può essere riconquistata e per farlo non è utile chiudere la porta e gettare la chiave! Se, invece, sei spinta dal desiderio di incontrare il partner, consiglio di imparare ad affidarsi, sempre nel rispetto di se stesse e del partner”.

Primo appuntamento, le storie di chi ha scelto di vedersi

“Paolo è diventato il mio punto di riferimento durante tutta la quarantena. Ci siamo conosciuti su Instagram e credo che sia stato un colpo di fulmine virtuale. E non vediamo l’ora di incontrarci. Potrebbe essere molto interessante per parlare molto e puntare su questo aspetto invece che quello fisico. Credo che il dialogo in questo momento possa far crescere anche la passione. E poi sono troppo curiosa di vedere com’è dal vivo”, Giovanna, 22 anni
“Sì ho voglia di farlo, anche se ci sono queste limitazioni. Perché ho il desiderio di guardarlo negli occhi dal vivo, vedere come si muove, come cammina, come gesticola. Non mi voglio perdere questa emozione, anche se so che non possiamo toccarci. Magari è un'occasione buona per farsi venire un'idea creativa per fare un appuntamento diverso da tutti gli altri”, Carola, 23 anni

Vedere e non toccare, questo è il primo passaggio importante. Sì, perché in questo primo appuntamento la distanza sociale dovrà essere rispettata. Quindi guardare l’altro in una prospettiva meno schermata e distante, permetterà di fare capire non solo quanto è simile a ciò che abbiamo virtualmente assaporato durante il periodo della quarantena, ma quanto quell’immagine sullo schermo, sullo screen del smartphone è una “realtà”, commenta Quattrini. “Un altro aspetto importante è che potrà imparare a conoscere l’altro attraverso la comunicazione non verbale. E questo ci porta a riscoprire l’importanza dello sguardo. Sarà intrigante attivare una nuova modalità interattiva dove i codici classici della relazione saranno rinnovati e personalizzati”.

I consigli dell’esperto per goderti il momento anche se a distanza

  • Come farlo. Intanto rispettando la distanza sociale, utilizzo della mascherina e attivazione di nuovi codici relazionali. Lo sguardo diventa fondamentale, ma anche altri tipi di contatto che vanno ad escludere baci e vicinanza alla zona della bocca. Quindi perché non imparare a entrare in contatto con i piedi, salutandosi così in un modo nuovo ma tenero. In fondo la cosa che conta è trovare una nuova modalità di “contatto” e puntare sulla fiducia, anche in questo momento così complesso, perché resta sempre e comunque la base di una relazione.
  • In che modo possiamo far capire all’altro che ci piace. Cercate di essere voi stesse e comunicate le vostre emozioni, richiedendo al partner di condividere le sue per quanto solo a parole.

Primo appuntamento, le storie di chi ha scelto di aspettare

C'è anche chi ha scelto di non incontrare l'altro/a dal vivo. Ecco le storie di due ragazze che preferiscono aspettare.

“In un primo appuntamento tendenzialmente già ci sono distanze da accorciare. E così è ancora tutto più complicato, viene meno anche l'atmosfera romantica. Dover indossare la mascherina, non ti permette neanche di vedere se sorride o no. L' idea non mi entusiasma, sono sincera. E poi non lo conosco così bene da sentirmi sicura e in confort per vederlo dal vivo”. Chiara, 21 anni.
“Non credo che lo farò, perché non mi piace rovinare un momento così bello con mascherina e distanza sociale. Diventa tutto troppo macchinoso e difficile. Già incontrare dal vivo qualcuno conosciuto sulle chat porta sempre un po’ di imbarazzo e di batticuore, figuriamoci così. A questo punto meglio per ora continuarsi a vederci in video e magari fare sexting. Spero che passi presto, non voglio restare incastrata in una situazione del genere, perché mi rendo conto che ho anche paura e non voglio averla”. Serena, 20 anni

“Chiaramente chi ha paura e decide di non vedere la persona con cui è entrata in confidenza virtualmente durante la fase di lockdown deve rispettare la propria scelta. È inutile forzare la mano, l’incontro può avvenire solo quando i partner si sentiranno pronti. In fondo questa regola era presente anche prima della pandemia! Il no oggi può essere un sì domani. Voglio interpretare questa resistenza non come una semplice paura e rifiuto di sperimentare, ma una necessità di ritrovare i propri tempi. In fondo la Fase 2 è quella di convivenza con il virus e dobbiamo imparare a rispettare anche le nostre tempistiche personali”.

I consigli dell’esperto per non rimanere incastrata nella paura

  • Come fare per dire all’altro che non te la senti. La sincerità prima di tutto, per evitare di mentire o comunque di procrastinare. Impariamo a rispettare noi stessi in modo da rimandare chiare emozioni necessarie alla conoscenza tra i partner. Si possono comunque gettare le basi di una relazione anche imparando a dare il giusto tempo al primo incontro.
  • Trovare dei modi per non precludersi a oltranza un incontro per paura del contagio. Sono convinto che qualora il desiderio di conoscere dal vivo diventa forte e importante, il timore e la preoccupazione spesso ipocondriaca dell’entrare in “contatto” con il partner conosciuto virtualmente si trasformeranno in voglia di uscire e incontrare. L’essere umano ha grandi risorse, ma spesso devono essere sorrette da una sana e importante incoscienza, dove il desiderio vince sulla paura. Impariamo a rispettarci e, attraverso l’utilizzo di alcune semplici nuove regole sociali, riprendiamo in mano la voglia di sorridere ed andare avanti nel nostro percorso di vita. Vita in cui l’esperienza della conoscenza, stravolta, destrutturata e mutilata da un virus bastardo e ancora sconosciuto lascerà il posto all’unico motore fondamentale: l’amore!

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