Questa non è la solita storia di tradimento o, almeno, non lo è secondo me, perché non ho tradito il mio ragazzo per noia o perché non sono più innamorata di lui. Io e Francesco stiamo insieme dal primo anno di Università. Ci siamo messi insieme subito perché è stato amore a prima vista per entrambi. Già al secondo anno abbiamo deciso di condividere una stanza insieme in un appartamento con altri studenti, ma non siamo mai state di quelle coppie appiccicose. Abbiamo sempre rispettato lo spazio l'una dell'altro. Io e Francesco stavamo bene insieme, siamo andati d'accordo il più delle volte. C'è sempre stato feeling tra noi e una chimica che mi ha portato a godere ogni volta che facevamo l'amore. Ma, dopo tre anni di storia insieme, è successo qualcosa che io stessa non so spiegare. Francesco era diventato d'un tratto costantemente triste, svogliato. Aveva smesso di dare esami e anche di uscire. E di lavarsi spesso. Niente più shopping, indossava le solite quattro magliette, niente più sorrisi, le serate insieme avevano un senso di pesantezza che diventava sempre più difficile da reggere.

Francesco era finito in un momento buio della sua vita, che avesse anche lui la crisi di un quarto di secolo? Non sapeva cosa voleva fare. Con gli amici sembrava più a suo agio che con me, perché, credo, loro non gli facevano le domande che gli facevo io. Ma dopo qualche mese che avevo notato il suo cambiamento, ho cominciato a chiedergli se stesse bene. La sua risposta era sempre sì, ma era evidente che non era così. Sono arrivata al punto di pensare che fossi io il problema ed ero pronta a lasciarlo se questa fosse stata la ragione. Ma Francesco mi ha pregata di non lasciarlo. Il mio istinto mi diceva che era sincero e così non l'ho fatto, ma non sapevo nemmeno come comportarti con lui. Mi dicevo: "è una fase, passerà", ma il tempo passava e lui rimaneva impassibile difronte a ogni cosa, come se nulla gli importasse più. Credo sia stato il desiderio di distrarmi da quel momento difficile con Francesco a farmi notare Mauro.

Mauro era in un giro completamente diverso dai nostri amici. Lo avevo conosciuto durante un lavoro come hostess in uno stand e la prima volta che l'ho visto ho sentito come un pugno nella stomaco. Se questo significa che mi aveva colpita, sì lo aveva fatto usando dei modi da piacione che erano completamente diversi da quelli di Francesco. Mi portava il trolley e mi aveva offerto da bere dopo il lavoro. Era fin troppo gentile e io, non so come, ho finito per farmi catturare da lui. Mauro aveva quasi trent'anni, sei più di me e quattro più di Francesco. Forse l'età c'entra nel modo di comportarsi da uomo vissuto che aveva. Viveva già in un monolocale da solo ed è stato lì che mi ha portato la prima volta. Abbiamo fatto l'amore il secondo giorno di lavoro insieme e poi per almeno altre dieci volte in seguito. Mauro riusciva a farmi fare cose che non volevo: tradire per esempio, e anche fare sesso anale che non avevo mai provato prima di allora. Era molto più aggressivo di Francesco a letto, gli piaceva usare su di me i sex toys e io lo lasciavo fare. Mi ero completamente abbandonata a lui. Come tutte le persone che tradiscono, ho iniziato a comprarmi della lingerie super hot (e fighissima) da indossare con Mauro, ero diventata più sicura di me, ma soprattutto quando vedevo Francesco ero meno in paranoia e riuscivo a non stargli addosso. Né aspettavo con ansia che riprendesse la sua vita di prima.

Non so se Francesco abbia mai capito che in quel periodo lo stessi tradendo, io non gliel'ho mai confessato. Perché, a un certo punto, mentre ero distratta da Mauro, ho visto Francesco cambiare di nuovo e tornare ad essere il ragazzo che avevo conosciuto. Aveva ripreso a fare gli esami, finendo la triennale e iniziano la specialistica. Quando poi mi ha proposta di andare insieme a Parigi per fare un'esperienza di lavoro e studio all'estero ho capito che non potevo continuare a vedere Mauro. Non era mia intenzione tenere in piedi due relazioni contemporaneamente. E, ad essere sincera, quella con Mauro non l'ho mai considerata nemmeno per un momento una relazione. Abbiamo scopato insieme, ho provato con lui cose che con Francesco ancora oggi non abbiamo deciso di fare. Francesco sa che a me non piace il sesso anale e non me l'ha mai proposto. Mauro, invece, ha saputo convincermi. Ma il sesso anale ancora non mi piace e credo che con Francesco non lo proverò mai. Se mi sento in colpa? Onestamente no, non ho mai provato sensi di colpa. Però il tradimento in generale non mi piace. L'unica cosa che posso dire a me stessa è che questa esperienza mi è servita a conoscermi meglio e ad avere pazienza in amore. E se dovessi scoprire un tradimento da parte di Francesco non potrei arrabbiarmi. Il mio non lo confesserò mai e, a questo punto, se dovesse tradirmi anche lui, spero di non doverlo sapere mai.