Quando a novembre 2022 Alessandro Michele ha annunciato che avrebbe lasciato Gucci dopo sette anni memorabili, il mondo della moda è rimasto sotto shock. Nominato direttore creativo a una settimana dalla data del suo debutto in seguito all'addio inaspettato di Frida Giannini, Michele è stato immediatamente acclamato per aver inaugurato una nuova era, immergendo il marchio toscano nel suo immaginario opulento, fluido e personalissimo che ha portato Gucci all’apice del successo. È per questo che da quel momento non si è aspettato altro che di conoscere l'identità del suo successore.

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Il nome, poi, è arrivato all'inizio del nuovo anno: Sabato De Sarno, Fashion Director di Valentino, nonché braccio destro di Pierpaolo Piccioli, con un passato in Prada e Dolce&Gabbana, sarebbe stato il nuovo direttore creativo di Gucci. In men che non si dica è partito il conto alla rovescia per la sua sfilata di debutto, prevista per questo settembre, a Milano. Ora, con l'inizio del mese della moda dedicato alle collezioni primavera estate 2024, il momento tanto atteso è arrivato: e a poche ore dalla presentazione probabilmente più attesa di questo mese della moda, sono emerse alcune anticipazioni su quello che possiamo aspettarci dalla prima collezione di De Sarno per Gucci.

Milano Fashion Week, cosa racconta l'intervista di Sabato De Sarno sulla sfilata di Gucci

A soli due giorni dalla sua prima prova come direttore creativo, Sabato De Sarno ha svelato a Vogue Business quelli che sono «i suoi piani» per il marchio Kering. Intervistato in esclusiva da Nicole Phelps circa 10 giorni dopo il suo insediamento, ha raccontato il suo primo incontro con il team di design di Gucci: «ho chiamato tutti nel mio ufficio e ho detto: «so di essere il vostro direttore creativo, ma io sono Sabato e sono stato al vostro posto solo 20 giorni fa [...] so che siete spaventati perché molte cose stanno cambiando e vi sentite parte del vecchio Gucci. Ma ora siete qui, e se siete qui, siete la mia squadra e ho bisogno della vostra opinione».

Sulla collezione che presenterà nella terza giornata della settimana della moda milanese, e che secondo Phelps «probabilmente si aprirà con un cappotto minimale nel taglio e nella costruzione», ha anticipato: «sono partito dal guardaroba perché sentivo l’urgenza di mettere insieme i pezzi che mi piacciono e che non trovo», «ci sono molti cappotti in tutto il mondo, ma questo è il mio cappotto, la mia forma, il mio tessuto, il mio dettaglio». A proposito degli accessori simbolo di Gucci, ha anticipato che torneranno icone come la borsa Jackie, rivisitata in una versione «più quotidiana», e la Bamboo.

Dall'articolo apparso su Vogue Business emerge anche la grande passione per l'arte di Sabato De Sarno. In particolare, il designer originario di Cicciano, un piccolo comune situato in provincia di Napoli, parla di Lucio Fontana (pittore, ceramista e scultore argentino naturalizzato italiano noto per le sue opere con buchi e tagli). Rivela di ammirarlo «non per i suoi colori o per le sue tele tagliate, ma per le note personali che scriveva sul loro retro» a tal punto da indurre l'editor di Vogue a chiedersi se potrebbero esserci delle scritte nelle fodere dei cappotti della sua prima proposta come direttore creativo e, in tal caso, quali potrebbe essere tali frasi ricamate.


Per Sabato De Sarno Gucci rappresenta «un brand molto italiano con un enorme patrimonio. Italiano nell'artigianato, italiano nel gusto», ma soprattutto il suo «primo appuntamento con la moda». «Ho preso il treno per Roma, era la mia prima volta in un negozio di lusso. Ricordo che la cosa che più mi sorprese fu vedere le persone in coda fuori. Credo di essermi sentito come mio nipote quando vado a Disneyland con lui adesso. È stato emozionante. Quando è arrivato il mio momento di entrare, ho comprato questa giacca, una giacca di Tom Ford di velluto rosso intenso con il colletto nero», ha raccontato, confessando che «loro non lo sanno» ancora oggi e che conserva ancora con amore quella giacca di velluto rossa.

Dopotutto, come chiunque abbia i social avrà notato, «ANCORA» è la parola chiave della collezione che nel primo pomeriggio di venerdì 22 settembre presenterà al mondo la nuova direzione creativa di Gucci (anticipata, durante l'estate, dalla campagna con protagonista la modella Daria Werbowy, icona degli Anni '80 e '90) nel quartiere di Brera. Stando a quanto riportato da Nicole Phelps, De Sarno la porta tatuata sul braccio sinistro da quando ha ottenuto l'incarico dal marchio toscano. «Ancora significa molte cose. Significa "di nuovo", ma è anche più personale; non è qualcosa che hai perso, è qualcosa che hai ancora, ma ne vuoi di più, perché ti rende felice», ha spiegato lui stesso, arrivando a rivelare il suo grande obiettivo: «Voglio che le persone si innamorino di nuovo di Gucci».