«Movimento, Mindfulness e Nutrizione»: sono queste le tre prerogative che, sommate, conducono al reale benessere psico-fisico secondo Nike. Per questo, in occasione dell'Holistic Fitness Day 2023, il brand statunitense ha deciso di ricordare al mondo il valore della connessione tra il corpo e la mente con uno speciale workout ospitato nel cuore di Milano. Come anticipato dal titolo dell'evento, Feel Your All, lo scopo di Nike è quello di celebrare l'equilibrio mentale come sostegno al movimento e promuovere un sano approccio olistico all'allenamento attraverso un'esperienza intima e avvincente al tempo stesso.

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    Photographer: Alberto Feltrin

    In questo contesto si inserisce la collaborazione con BAM, Biblioteca degli Alberi di Milano, pronta a partire dall'11 aprile. Distribuito su tre giornate, il programma propone una serie di sessioni di Fitness, Running e Yoga tenute da Nike Coach e Trainer che si svolgeranno nell'Area Meli del parco e saranno interamente aperte al pubblico. Le varie tipologie di allenamento olistico sono inoltre disponibili anche sulle applicazioni Nike Training Club e Nike Running Club. #FeelYourAll.

      Nike Feel Your All, intervista a Roshelle

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      Courtesy of Press Office

      A coinvolgere i partecipanti durante l'evento del 4 aprile è stato un gruppo di sportive composto dalla pilota automobilistica Vicky Piria, che ha condotto il panel di apertura, dall'atleta Elena Vallortigara, dalla cantante Roshelle e dalle Nike Trainer Giulia e Ivana, che hanno guidato i partecipanti alla scoperta dell'allenamento olistico. Tra loro, a portare Cosmopolitan alla scoperta della speciale iniziativa indetta da Nike è stata proprio Roshelle, appena tornata in scena con il singolo "Nella tana del mostro" dopo un periodo di silenzio.

      Che impatto ha lo sport sulla tua creatività?

      «Nella parte più difficile dell'essere artista, la disciplina. So che devo allenarmi una volta al giorno, non importa che ore del giorno o della notte siano. Mi alleno in modo continuativo dal 2017 e con il tempo ho capito 40-45 minuti non sono "niente" in un giorno, però spenderli tutti i giorni implica che alla fine della settimana ho accumulato un sacco di tempo. Il concetto è minimo sforzo, massima resa: è così che vivo tutta la mia vita, poco al giorno coltivo tutto quanto».

      E poi, cantando, sei abituata ad "allenare" anche la tua voce.

      «Alleno la voce da quando avevo otto anni. Ero soprano nel coro del Duomo di Lodi, dove ho iniziato come voce bianca e anche questo l'ho sempre fatto in modo continuativo. La voce è come il fisico, va allenata poco alla volta per raggiungere ottimi risultati. Io stessa mi sono stupita dei traguardi vocali che ho raggiunto in questo modo».

      Ci troviamo a un evento che celebra corpo e spirito. In questo senso, qual è la tua percezione dello sport?

      «Mi alleno in silenzio, senza musica, e spesso accendo delle candele. Ascolto sempre come mi sento energicamente in quel momento: ci sono giorni che sono energicamente "a mille", e riesco a fare un allenamento molto serrato, e giorni in cui rallento un po'. Una volta ho letto in un'intervista che quando sali sul tapis roulant il 70% del workout è fatto. Perché, alla fine, l'importante è iniziare».

      Parliamo del tuo ultimo singolo, “Nella tana del mostro”, che rompe il silenzio e inaugura un nuovo inizio dopo un periodo buio. Com’è nato il brano?

        «Il brano è nato in un momento molto triste e buio in cui una relazione non ha preso la piega che speravo. Ho notato che spesso nei momenti di tristezza nascono le canzoni a cui poi tengo di più».

        Cosa ti ha trascinata “Nella tana del mostro”? E come ne sei uscita?

          «Mi ci ha trascinato una relazione da cui non sono ancora completamente uscita».

          Non a caso, una delle parole che sono state maggiormente associate al brano è «metamorfosi». Cosa diresti alla te stessa di prima?

            «Mi complimenterei e le direi che nulla è sprecato. Nessuna esperienza, nessun dolore e nessun errore sono andati persi. Sono orgogliosa di chi divento ogni giorno e di come sto evolvendo. Le direi che ha avuto delle giuste intuizioni nel tempo».

            “Nella tana del mostro” è quindi un nuovo capitolo, che si presenta ambientato in un nuovo immaginario. In questo contesto sembra inserirsi anche il tuo recente cambio di look. Che ruolo ha la moda nel tuo percorso artistico?

              «Prendermi cura dello stile è una cosa che faccio da sempre, da quando ho iniziato a fare musica. Ho avuto la fortuna di imparare da brave stylist che mi hanno arricchita facendomi conoscere brand e designer che spesso sono stati anche ispirazione del mio mondo musicale».

              Cosa non può mancare nel tuo (nuovo) guardaroba?

                «Stivaletti di pelle neri».

                Come descriveresti, ad oggi, il tuo stile?

                  «D'impatto».