Quella che si è appena conclusa, a Londra, è una settimana della moda che passerà alla storia. Iniziata il 16 settembre 2022, otto giorni dopo la morte della regina Elisabetta, è stata inevitabilmente condizionata dal lutto nazionale: è stato escluso ogni evento non essenziale e gli show previsti per il 19 settembre, quarto giorno del calendario che ha coinciso con la veglia reale, hanno subito una riprogrammazione. Nonostante alcune disdette emblematiche, le collezioni britanniche per la prossima stagione primavera estate sono state presentate tra Buckingham Palace e il London Bridge – e non sono mancate le (belle) sorprese. Alcune ci hanno scaldato il cuore, come l’evoluzione di Nensi Dojaka, che ha visto la partecipazione di Em Rata, o la T-shirt nera di JW Anderson in tributo alla regina. Prima di spostare lo sguardo sulla moda di Milano, ripercorriamo i momenti che non dimenticheremo di questo (storico) calendario vista London Eye.
Em Rata chiude lo show Nensi Dojaka
Non solo organza: realizzati ora anche in pizzo, costine e paillette (anche animalier), i capi di Nensi Dojaka hanno raggiunto un livello nettamente superiore. Per interpretare questa evoluzione, la designer albanese ha chiamato un cast d'eccezione. Incantevole, Emily Ratajkowski ha chiuso la presentazione con un lunghissimo slip dress con corsetto in tulle ciliegia e gonna malva aderente.
La moda uomo di Simone Rocha
Il momento tanto atteso è arrivato. Con una presentazione che si è svolta presso la Central Criminal Court of England and Wales, comunemente nota come Old Bailey, Simone Rocha ha ampliato la propria visione alla moda maschile. Per la serie «See you in court», Rocha ha svelato una lunga serie di abiti tulle da abbinare a bomber oversize, ballerine plateau, bretelle con le cinghie e roselline sparse ovunque. Che da oggi non conoscono (distinzione di) genere.
Gli abiti anatomici di Chrostopher Kane
Secondo quanto riportato da British Vogue, quando Christopher Kane ha ideato i capi della collezione primavera estate 2023 che poi ha rotto l'Internet, stava pensando al movimento anti-aborto americano, come alle operazioni chirurgiche che riguardano il corpo delle donne. Unendo il dibattito contemporaneo al suo rinomato interesse biologico, Kane ha creato una serie di lunghi abiti con stampe anatomiche... e provocatorie.
Il tributo alla regina Elisabetta di JW Anderson
Come tutte le volte che va in scena una collezione di Jonathan Anderson, anche le immagini delle slot machine e delle luci del Las Vegas Arcade (un celebre casino con sede a Soho) scelte come location per presentare la prossima stagione primavera estate del brand londinese erano ovunque. A chiudere una promenade di abiti ampolla, specchio, tramonto, rete, lingerie o tastiere anni Novanta, una T-shirt nera in tributo alla regina Elisabetta che, incisa come una lapide, recitava: «Her Majesty The Queen, 1926 -2022, Thank you».
