«Non vedo l'ora di vedere la Bat-moto», è il commento che tutti hanno ascoltato mentre aspettavano in coda per il biglietto o per i pop corn quando nelle sale è arrivato The Batman con Zoë Kravitz e Robert Pattinson. Intanto è uscito MOTOMAMI e nessuno riusciva a smettere di ascoltarlo, né tantomeno di postarlo. In primo piano, nelle stories, c'era solo la cover dell'album con Rosalía che indossa un casco e nient'altro (mentre qualche giorno dopo l'esordio dell'album si perde in un campo di girasoli con moto da corsa e cowboy boot in stile combat). Quello che è successo nel mese di marzo, e cioè la riscoperta di un immaginario iconico come quello delle moto in ogni ambito, è il risultato del momento storico che abbiamo appena vissuto, ma soprattutto di come vogliamo andare incontro al futuro. E come spesso accade, le tendenze delle sfilate sono il motore e al tempo stesso il riflesso di tutto questo.

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Facendo un passo indietro, tutto è cominciato nel 1928, quando Irving e Jack Schott hanno inventato la prima giacca da motociclista con cerniera a vista e l'hanno chiamata Perfecto. In un primo momento doveva proteggere dal vento e dal freddo, ma con lo scoppio della seconda guerra mondiale è diventato il capospalla dell'aviazione americana. A renderlo oggetto del desiderio, pochi anni dopo, è stato il grande schermo, con James Dean, Jack Nicholson e Marlon Brando. Da quel momento il chiodo di pelle è stato arruolato da numerose subculture come Biker, Greaser e Punk, ed è arrivato anche nel mondo della musica, solcando i palchi di tutto il mondo con i Sex Pistols e i Ramones. E se qualcuno ha appena pensato a Vivienne Westwood, la designer londinese non è stata la sola a notare il potenziale del giubbotto di pelle: prima di lei è stato Yves Saint Laurent, sin dai tempi di Dior, e negli anni Ottanta è stato Jean Paul Gaultier, i cui capi vintage circolano e stupiscono ancora oggi.

marlon brando 1924 2004, us actor, wearing a peaked cap and black leather jacket and gloves in a publicity portrait issued for the film, the wild one, usa, 1953 the biker film, directed by laslo benedek 1905 1992, starred brando as johnny strabler photo by silver screen collectiongetty imagespinterest
Silver Screen Collection//Getty Images
Marlon Brando, Il Selvaggio, 1953.
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Dalla collezione autunno inverno 2020/2021 di Louis Vuitton.
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Getty Images
Kendall Jenner indossa la borsa Le Cagole di Balenciaga.

Anche se il giubbotto di pelle è diventato un indispensabile da avere nell'armadio «whatever it takes», nel corso dell'ultimo biennio qualcosa è cambiato. Nel 2020, a solo quattro giorni dal primo lockdown, Nicolas Ghesquière lo ha rivisitato nella collezione Time Clash per l'autunno inverno di Louis Vuitton, mentre Demna, da Balenciaga, riportava in vita la borsa di pelle con cerniere silver Le Cagole, ora ossessione di Kendall Jenner e di tutte le it-girl, che si inserisce chiaramente nel trend. Poi Hedi Slimane da Celine ha cominciato a riproporlo dal giorno zero, e anche nel 2021 il biker jacket ha assunto un ruolo centrale per raccontare quello che stavamo vivendo: da Prada a Balenciaga e da Miu Miu ad Acne Studios, le presentazioni primavera estate 2022 hanno dichiarato a gran voce che il chiodo da motociclista, con il suo spirito libero, era tutto quello di cui avevamo ancora una volta bisogno.

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Dalla collezione autunno inverno 2022/2023 di Alexander McQueen.
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Dalla collezione autunno inverno 2022/2023 di Saint Laurent.

In questa corsa, la stagione invernale 2022/2023 è l'ultima curva. In testa c'è sempre la giacca di pelle, che ora è rigorosamente sintetica e risulta equipaggiata in maniera diversa: c'è quella aviator con pelliccia e stivali biker di Miu Miu, c'è quella anni Duemila di Blumarine, c'è quella oversize da indossare con uno slipdress al lume della Tour Eiffel di Saint Laurent. Infine, come conseguenza della nuova relazione della moda con la tecnologia, c'è la tenuta dall'indole futuristica e protettiva di Balmain. Ma la tendenza non si ferma alla giacca: nella sfilata di Christian Dior, la femminilità di un abito da sera incontra la grinta di un paio di opera glove da motociclista, da Alexander McQueen spunta una tuta intera décolleté a fascia, e alla lista si aggiungono il denimwear di Glenn Martens per Diesel e la "seconda pelle" di Gabriela Hearst per Chloé.

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Dalla collezione autunno inverno 2022/2023 di Miu Miu.
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Dalla collezione autunno inverno 2022/2023 di Blumarine.
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Dalla collezione autunno inverno 2022/2023 di Balmain.

C'è poi da considerare il vintage e il ruolo della Generazione Z: il bikercore ha tutte le carte in regola per diventare il trend-chiave del loro guardaroba, dalla componente nostalgica a quella sovversiva (qualcuno ha detto subversive basic?) e a quella planet-care, visto che le giacche di pelle, i guanti da motociclista e gli accessori con cerniere guidano tutte le tendenze del resell. Provare a cercare «biker jacket», «biker style» o «biker aesthetic» su TikTok per credere: ci sono mise-ispirazione, lezioni di stile e rubriche amarcord dedicate alle icone delle giacche di pelle con le cinture integrate, con le cerniere silver e con le abbottonature a pressione.

Pensando all'estetica biker, la prima cosa che viene in mente è la sensazione di essere nella scena di un film o di un videoclip in cui alziamo le cerniere e ci prepariamo a correre in sella alle nostre motociclette. Come se tutte le donne fossero libere di evadere e sicure di se stesse, femme fatale di nuova generazione incredibilmente protette da quelle tenute total leather, come se non ci fossero barriere e potessimo tornare finalmente a vivere. Ovunque.