Dolce, gentile, premurosa e mai troppo invadente: Minnie Mouse è forse la versione Disney della donna che «sa stare un passo indietro»? Sicuramente piace ai conservatori, ai preoccupati dalla "teoria gender" e ai difensori dei cartoni animati come baluardo delle sane tradizioni di una volta. Minnie e Topolino (un po' come i segnali sui bagni pubblici) non lasciano dubbi: il topo maschio con i pantaloni e la femminina con il vestito rosso a pois, uno status quo che non deve essere intaccato dalla fantomatica "cancel culture" che vuole ribaltare i ruoli e creare solo confusione. Immaginatevi quindi il putiferio quando è stata annunciata la decisione di vestire Minnie con un tailleur pantalone firmato Stella McCartney in occasione del trentesimo anniversario di Disneyland Paris. Minnie senza la gonna? Una cosa impensabile.

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Stella McCartney, per l'occasione, ha disegnato alla topolina un pantsuit blu pervinca con pois più scuri a richiamare quelli del suo vestito tradizionale. Si tratta di un tailleur realizzato con «tessuti di provenienza responsabile» e la scelta di abbandonare la gonna è stata fatta pensando che marzo, il mese in cui cade l'anniversario, è anche il mese dedicato alle donne e alla parità di genere. Del resto i pantaloni - più comodi e tradizionalmente riservati ai maschi - sono sempre stati un simbolo di emancipazione femminile altamente contestato. Quando, a metà dell'800, le suffragette, capitanate da Amelia Bloomer e Elizabeth Smith Miller, iniziarono a indossare i cosiddetti "Bloomers" (dei pantaloni larghi coperti da una gonna fino al ginocchio) vennero derise e insultate finché non furono costrette a tornare a gonne e corsetti pur di farsi ascoltare. Solo dopo la prima guerra mondiale, quando le donne avevano tenuto in piedi l'economia mentre gli uomini erano al fronte, prese piede lo stile stile à la garçonne,arrivò Coco Chanel con i suoi pezzi ispirati al guardaroba maschile, arrivarono dive come Marlene Dietrich e Katharine Hepburn che, con il loro stile androgino, proponevano un'ideale di donna libera e progressista.

A quanto pare, però, certi retaggi sono duri a morire e c'è ancora chi si scandalizza davanti a un paio di pantaloni. Secondo Candance Owens, conduttrice del canale conservatore Fox News, il nuovo look di Minnie addirittura «distrugge i fondamenti della nostra società». «Stanno togliendo tutte quelle cose da cui nessuno si sente offeso, le eliminano e distruggono solo perché si annoiano», ha commentato parlando della "cancel culture" e del politically correct. La verità è che nessuno vuole privare Minnie del suo vestitino rosso, al massimo ampliare (e svecchiare) un po' il suo guardaroba. «Ce n'è voluto di tempo», ha scritto McCartney su Instagram, «Ma nella coppia sei sempre stata tu, Minnie, quella che portava i pantaloni».