Green non è solo un colore bellissimo ma è uno state of mind: Cosmo è vicino alla Natura e al bello e dedica uno spazio alla sostenibilità della fashion industry, per raccontarti gli sforzi e l’impegno di realtà che non solo puntano al profitto ma desiderano cambiare le regole in nome della salvaguardia del nostro bellissimo pianeta. Per non abbassare mai più la guardia e compiere scelte sempre più virtuose e consapevoli.

Quale elemento separa lo scarto e il rifiuto dal bello e dal buono assoluto? Una risposta noi ce l’abbiamo, è lo sguardo lungimirante d’artista, quello possibilista e creativo ben disposto a cogliere nel disavanzo una risorsa preziosa desiderosa di trovare nuova vita. E tra le bellissime espressioni di moda green e ingegno del riuso ci sono i gioielli sostenibili di brand i cui designer sono pronti a raccogliere la sfida dell'eccesso per abbracciarne la circolarità. Perché il concetto di bello è semplicemente un punto di vista.

Tétier Bijoux, gioielli di plastica nati (quasi) per caso belli come fiori tropicali

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"Nulla muore, tutto si trasforma” con questa fase mantra, la designer e art director di Jean Paul Gaultier Florence Tétier quasi per caso nel 2018 ha creato una linea di gioielli, plasmati da oggetti di plastica come pettini, fermagli, giocattoli e altri piccoli elementi di scarto, dalle forme scultoree in stile floreale molto vicine ai carapaci dei crostacei. Parigina, co-fondatrice della rivista indie Novembre Magazine, questa ragazza ha capito come dare una seconda chance a oggetti altrimenti dimenticati senza tralasciarne fascino e magia. Anzi, i suoi pezzi godono di un'intrigante gioiosa decadenza tipica dell’estetica degli anni 70: come fiori tropicali dalle colorazioni intense e magiche si indossano tra i capelli, ai polsi oppure lungo una scollatura seducente. Da capsule underground, Florence creò in fretta e furia accessori per capelli per completare gli outfit della collezione primavera estate 2018 di Neith Nyer di cui ne curava l'art direction - seguiranno poi consulenze anche per Preen, Fyodor Golan e Charlotte Knowles- i pezzi di Tétier Bijoux oggi sono acquistabili anche sulla piattaforma scouting Gucci Vault.

Quelli di Corrina Goutos sono gioielli green dell'Antropocene, realizzati con i prodotti dell'uomo

Nel 2019 Corrina Goutos, classe 1991, ha vinto a Trieste ITS Sustainability Award, il concorso per giovani promesse della moda, con un’idea forte e lungimirante: il rifiuto, se manipolato, diventa un accessorio decorativo come spille, orecchini e collane dall'aspetto di conglomerato post-moderno. Ma solo se fuso a elementi di scarto provenienti dalla natura. Grazie alla sua sensibilità Corrina recupera conchiglie, sassi e legni per fonderli a elementi prodotti (e scartati) dall’uomo per riassemblarli in nuove forme e funzioni. Dall'accendino a molletta per capelli, da auricolari e chewing-gum a orecchini e spille. Americana, con radici a Berlino, si definisce una designer dell’Antropocene, definizione dell'era geologica dove l'essere umano con le sue attività modifica irreversibilmente territorio e clima. La sua missione è importantissima: assorbire e metabolizzare le caratteristiche performanti degli oggetti post-consumo per manipolarle e trattarle come fossero materie prime. Gli scarti post-consumo insieme a gusci e conchiglie sono la metafora del rapporto di dominanza sempre in bilico tra uomo e natura.

Katy Muson Studio, i gioielli sono piccole opere d'arte post moderne

Katy Mason è un’artista dalla spiccata predilezione per la scultura: le sue creazioni infatti sono sì gioielli sostenibili ma realizzati con materiali di scarto come gioielli rotti e frammenti di altri oggetti e rappresentano, al tempo stesso, sculture mobili da sfoggiare/indossare come pezzi d’arte. Mason utilizza in prevalenza scarti metallici che lei riesce a combinare e assemblare in un’ottica assolutamente punk, libera dai soliti schemi legati al gioiello donna o gioiello uomo decorativi fini a se stessi. La mission della designer è di elevare ciò che normalmente ai nostri occhi appare di scarso valore: un allenamento non da poco, vista la facilità con cui ci liberiamo degli oggetti che non riteniamo essere più necessari alle nostre vite. Fare riciclo creativo è un approccio moda davvero virtuoso e il lavoro di Muson è inspirazione pura.

Eco Shawna, mash-up psichedelico di bracciali, anelli e collane pre-loved

Deborah Bloemen è, prima di tutto, una art director e una stylist con una passione sfrenata per mercatini dell'usato e charity shop. I suoi genitori negli anni 70 sono stati dei fabbri molto creativi e Deborah non può che essere il risultato di un vissuto così stimolante. Echo Shawna è infatti il progetto di gioielli sostenibili dove i concetti di riciclo e upcycling sono applicati alla bellezza e all'unicità. Più inclusivo di così! Con il suo sguardo creativo collane, orecchini e bracciali pre-loved o dead-stock vengono smontate in ogni singolo componente per essere riassemblate in nuovi modelli belli da guardare e indossare. Il concetto dei gioielli charms fa così un upgrade per diventare un simbolo evolutivo del nostro tempo, dove è solo la selezione a portare a un risultato migliore. E il suo background di stylist lo conferma.

L'80% dei miei gioielli sono realizzati con componenti riciclate selezionate con cura da altri bijoux, poi con pietre e cristalli aggiungo il mio tocco personale finale