Se anche tu ti sei arresa alla comodità più che collaudata del total look con la tuta da #iorestoacasa, ci sono novità dal fronte orientale della moda 2020. Dal brand virtuoso, green e innamorato del pianeta Terra The Pangaia, sono appena arrivate, ma andate sold out in 15 minuti di orologio, le nuove tute Botanical by Miroslava Duma, imprenditrice russa nonché fashion influencer dotata di cuore e cervello. Con il suo progetto Future Tech Lab, un fondo di venture capital, Duma prova a sostenere realtà all'avanguardia nel campo della moda, del design e della tecnologia con l'ambizioso progetto di voler costruire un domani migliore. Pangaia è uno dei frutti appena raccolti e a capire che si tratta di un progetto moda fantastico sono già in tantissimi. Fan della prima ora passano da Chiara Ferragni a Bar Rafaeli, sino a Maria Sharapova.

Il focus di The Pangaia e Miroslava Duma è portare avanti l'innovazione in campo scientifico e tecnologico per supportare e proteggere il nostro formidabile pianeta. Se ti fermi a riflettere su alcuni dati derivati dal comportamento delle nostre industrie, vengono i brividi: ogni anno sono prodotti più di 100 bilioni di capi d'abbigliamento e 500 bilioni di bottiglie di plastica. La metà dei tessuti e della plastica prodotta finisce in discarica e impiega decenni per decomporsi. Se solo lo si volesse, questo scarto potrebbe benissimo essere recuperato e riciclato in nuovi filati dal riutilizzo illimitato.

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La tuta elegante The Pangaia ha solo fan che contano

Se le tendenze della moda 2020 puntano ai colori pastello, la tuta completa Botanical di The Pangaia lo fa in maniera eccelsa e lo diventa ancora di più quando scopri che per ottenere quei colori magnifici sono stati utilizzati solo processi di tintura ultra green derivati da ciò che la Natura gratuitamente ci offre, ovvero tinture vegetali a bassissimo impatto inquinante provenienti da frutta e ortaggi. Colori riutilizzabili, atossici e biodegradabili che ridurrebbero lo scarico chimico nelle nostre acque se solo venissero adottate da un numero sempre maggiore di aziende produttrici di tessuti e abbigliamento.

Ma della tuta colorata Botanical ci piace anche molto altro. Non esistono differenze sostanziali tra la tuta uomo e la sua versione femminile, mentre il fitting è super morbido e confortevole grazie all'utilizzo di cotone organico, quindi non trattato con la chimica, un biopolimero e l'introduzione di FLWRDWN™, un materiale nuovo biodegradabile ottenuto da fiori selvatici recuperati in aree dove Pangaia è impegnata e ristabilire l'habitat perfetto per una specie in estinzione di farfalla. Questo processo si chiama agricoltura rigenerativa.

Dalla felpa con cappuccio ai pantaloni della tuta donna, su tutti i capi Pangaia sono stampate frasi semplici che attestano la virtuosità della loro manifattura sostenibile. Una sorta di manifesto e approccio a scelte di shopping consapevole portatori di una nuova nuova sensibilità non solo per chi le indossa, ma anche per chi te le legge addosso. Le opzioni della tuta donna e uomo spaziano anche su magliette in colori pop realizzate con una fibra ottenuta dalle alghe marine - raccolte con giudizio e ragionamento- e cotone organico. C'è infine la versione di tuta corta con shorts nei colori sabbia, avorio e beige. Yeezy, prendi nota, eh!

Abbandonati per sempre i poliesteri, con il progetto del pantalone tuta super green di The Pangaia arrivano altri passaggi legati al costo e agli investimenti. Con 92 milioni di tonnellate di scarto tessile la missione di Miroslava Duma è quella di evitare per sempre l'eccesso di produzione preferendo proporzionarla alla domanda. Semplice. La felpa con cappuccio costa 140 euro mentre i pantaloni 112, ma adesso sono tutti sold out, tocca quindi aspettare un pochino. Il ricavato delle vendite delle tute Botanical di The Pangaia va a supporto del lavoro svolto dall'associazione di Medici senza Frontiere. Infine, anche la confezione con cui arriverà la versione di tuta elegante e virtuosa, ha un valore aggiunto: si chiama TIPA e si tratta di un packaging realizzato in parte da fibra bio e plastica alternativa che scompare nel compost in sole 24 settimane.

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