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Li chiamano lifestyle brand e sono quei marchi di moda che basano le loro collezioni su un'estetica ben precisa, che permette a chi li indossa di sfoggiare non solo il proprio gusto in fatto di abbigliamento ma anche il proprio stile di vita e, a volte, la propria sottocultura di riferimento.

Nel caso di UNIF parliamo di quella sottocultura sfacciata, provocatoria e ironica legata al pop grunge e alla moda underground dei teenagers americani. Fondato nel 2009 a Los Angeles dai due designer Eric Espinoza e Christine Lai, il brand è ormai da otto anni un punto di riferimento per chi ama sfoggiare la propria identità irriverente e punk giocando con capi ironici e dal sapore mainstream.

Niente è lasciato al caso nella moda e i fondatori di UNIF lo sanno: le loro collezioni prendono infatti vita dalle influenze musicali ed estetiche di fine anni Novanta e primi anni Duemila, giocando con i simboli della cultura pop online e con un vestiario che va dal normcore al goth.

Un mix tra lo stile sporty chic delle Spice Girls e quello romantico e dark sfoggiato da una giovanissima Natalie Portman nel film Léon. Dai pantaloni di tutta in cerata e i jeans, rigorosamente larghi, ai crop top e le baby t-shirt con stampe sarcastiche. E non mancano i mini-dress, le salopette e accessori must come stivali e sandali platform, in vernice o glitterati.

I colori predominanti sono il nero, il bianco e rosso, ma spesso si possono trovare pezzi ultra colorati in grado di giocare con quella spensieratezza tutta anni 90 poco attenta agli abbinamenti perfetti e concentrata sul creare uno stile il più personale e appariscente possibile.

Capi che conservano tutta la nostalgia di quegli anni, sì, ma che non rinunciano a declinarsi in una veste moderna e attuale, ideali per chi ama giocare con il proprio stile e con le tendenze revival del momento.