Quando si chiude un decennio scatta (quasi) automaticamente la voglia di bilanci per scoprire cosa ci siamo lasciati alle spalle e cosa invece continueremo a portare con noi nel futuro prossimo e non solo. E nella moda se c'è un oggetto che ha fatto la storia dello streetwear - e non solo - degli ultimi 50 anni, beh quell'oggetto sono le sneakers.
Forse non lo sai ma le scarpe sneakers hanno fatto il loro esordio negli anni 20, anche se è solo a partire dalla decade che collega anni 70 e anni 80 che le scarpe sportive sono uscite dai campi dove si giocava e si praticava sport per diventare uno specchio della moda urbana e contemporanea diventandone parte fondamentale. Nel corso degli ultimi 50 anni le sneakers hanno collegato mondi diversi dallo sport al design, dalla musica al cinema diventando dei veri e propri simboli generazionali. Senza contare che - anche se la distinzione tra sneakers donna e sneakers uomo esiste su alcuni modelli - queste scarpe sono per la prima tipologia ad essere genderless. Ma quali sono i modelli che hanno fatto la storia degli ultimi 5 (!!) decenni? StockX, la piattaforma di reselling in cui vendere e acquistare sneaker e capi streetwear, ha selezionato i sei modelli che hanno fatto la storia influenzando intere generazioni e la cosa che più ti sorprenderà delle sneakers degli ultimi 50 anni è vedere che ancora oggi sono parte integrante della moda .
Sneakers, adidas Stan Smith - anni 70
Ti sembrerà incredibile, ma le scarpe che hai anche tu nell'armadio nascono ufficialmente nel 1971, quando Adolf Dassler, fondatore di adidas, incontrò a Parigi l’atleta del momento Stan Smith e gli propose di disegnare per lui una scarpa da tennis.
Il risultato fu una silhouette bianca totalmente in pelle, la prima della storia delle sneaker e destinata a diventare uno dei modelli più conosciuti e venduti di sempre. Pensa che una versione molto simile delle mitiche Stan Smith era già uscita agli inizi degli anni 60 (nel 1963 per la precisione) per un altro tennista, Robert Haillet. Quando Haillet si ritirò pochi anni dopo aver battezzato le scarpe adidas, il modello mantenne i nomi di entrambi i campioni sulla scarpa. Negli anni poi rimase solo il nome di Stan Smith e a partire dal 2011 è proprio la sua faccia quella che compare sulla linguetta. Ancora oggi sono un’icona assoluta su cui continuano a lavorare stilisti, artisti e designer e sono famose al punto di aver superato il tennista stesso da cui hanno preso il nome. Pensa che proprio per questo il campione ha raccontato la storia delle scarpe che portano il suo nome intitolandola ironicamente: “Stan Smith: Some People Think I am a Shoe”, che significa "Stan Smith: alcune persone pensano che io sia una scarpa". Sì, è andata proprio così.
Sneakers, Air Jordan 1 e Nike Air Max 1 - anni 80
Con il giro di boa della decade è quasi impossibile decidere quale di questi due modelli di scarpe Nike abbia contaminato di più non solo la moda anni 80, ma la moda streetwear in generale unendo proprio sport e mondo urban. Proprio negli anni 80 infatti nasce il sodalizio tra Nike e il giocatore di basket più famoso di quegli anni (e della storia): Michael Jordan. Il primo modello di Air Jordan esce nel 1985: sono in pelle, arrivano alte per proteggere le caviglie (dopotutto la funzione sportiva è ancora predominante) e rossonere per richiamare i colori dei Chicago Bulls, la squadra di Michael Jordan.
Solo due anni più tardi Tinker Hatfield - designer di Nike - disegnò una nuova scarpa destinata a rivoluzionare l'estetica e la funzionalità delle scarpe sportive. Così nel 1987 le Air Max 1 escono sul mercato con la campagna “Nike-Air is not a shoe” che faceva l'occhiolino ai quadri di Magritte e che letteralmente significa: "Nike-Air non è una scarpa". L’innovazione era tutta nella suola che ancora oggi presenta la classica "bolla", una camera d’aria visibile per ridurre l’impatto col suolo. Dal 1987, ogni anno esce un nuovo modello di Air Max che viene festeggiato con una giornata dedicata: l’Air Max Day, che si celebra tutti gli anni il 26 marzo.
Sneakers, Reebok “The Pump” - anni 90
Forse non lo sapevi, ma questo modello di scarpe Reebok in realtà non è uscito negli anni 90, ma un anno prima, nel 1989. A segnare il destino delle Pump e a renderle un simbolo della moda streetwear anni 90 però è stato il 1991 anno in cui il giovane giocatore di basket Dee Brown ha sfidato e battuto Shawn Kemp - che aveva come soprannome "il Regnante" - nell’NBA Slam Dunk Contest. Inutile dire che ai piedi di Dee Brown c'era proprio la tecnologia Pump sulle sue Reebok Omni Lite e... il resto è storia.
Sneakers, Nike SB Dunks - anni 2000
Anche in questo caso sono stati lo sport e la cultura urbana a mescolarsi creando la fortuna di queste sneakers. Perché quando è nata nel 1985 la Nike Dunk era stata creata come scarpa da basket, ma quasi da subito diventa popolarissima tra le comunità di skater. Proprio per questo nel 2002 Nike decide di riadattare il design e la funzionalità di questo modello proprio per adattarla alle esigenze degli skater e dando vita alla prima linea skateboarding del brand. Da quel momento la SB Dunk è uno dei modelli di riferimento non solo per gli appassionati di skateboarding, ma attraverso edizioni limitate e collab con artisti e designer è nata una vera e propria community di appassionati del modello.
Sneakers, adidas Yeezy Boost 350 - anni 2010
Quando c'è di mezzo Kanye West non può che accadere qualcosa di straordinario, per questo il mondo è rimasto a bocca aperta quando il rapper (e marito di Kim K) ha lasciato la Nike per creare il suo brand di sneakers Yeezy con adidas. Se c'è una collab che ha segnato il mondo delle sneakers nell'ultimo decennio infatti è proprio quella Kanye West con adidas che lo ha portato a diventare uno dei più importanti collaboratori della cultura contemporanea delle sneakers. E come potrebbe sorprenderti? Il design della 350 Boost è diventato un simbolo della moda streetwear ed è onnipresente nelle strade della città di tutto il mondo in un modo che non ha davvero paragone. E il futuro di questo modello - e della collab di Kanye e adidas - è ancora tutto da scrivere.
