Fare sesso o meno al primo appuntamento è un tema sempre... caldo, che apre dibattiti con le amiche sui pro e i contro. Tra i timori più diffusi c’è forse quello di essere subito etichettata come una tipa “facile”. E questo scatena in ognuna di noi, anche nelle più disinvolte, dei retro pensieri, all’insegna della paura di essere giudicata per quella non si è, preoccupazioni che bloccano e limitano, rovinandoti anche la serata. Così finisci per dirgli di no, anche se vorresti passare tutta la notte tra le sue braccia. Oppure pensi di non valere abbastanza, se poi l’altro sparisce dopo il primo incontro. Molto invece dipende anche dal significato che tu dai alla sessualità e alla coerenza con cui la vivi. Fare sesso dovrebbe essere una scelta che non ha nulla a che fare con il giudizio degli altri, tanto meno qualcosa che fai per compiacere e assecondare le aspettative del partner. Prendi atto, invece, che l’unica persona che può valutare se è giusto o sbagliato fare l’amore con un ragazzo (o una ragazza) alla prima uscita, sei solo e soltanto tu. Per fare chiarezza e toglierci ogni dubbio su questo argomento, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Maria Claudia Biscione, sessuologa e psicoterapeuta, che ci ha spiegato anche quali sono i pro del fare l’amore la prima volta che si esce assieme.

Perché è ancora un tabù per alcune ragazze finire a letto al primo appuntamento?

“È ancora molto diffuso il senso di giudizio verso la sessualità femminile. Per cui essere libere e disinibite, in molti casi e contesti, è ancora associato alla visione di essere “facili” e quindi deprecabili. È forte lo stereotipo che una donna che si dimostra subito disponibile e si dà al proprio partner troppo presto, non sarà più cercata”.

Come va vissuta questa libertà di scegliere se farlo o no?

“Intanto eliminando il concetto di “concedersi” a qualcuno, sostituendolo con quello di “concedersi” a se stesse. L'oggetto della concessione fa la differenza sostanziale. Se decido di permettermi un momento bello, divertente, gioioso, passionale, significa che sono in contatto con quello che sto sentendo e che desidero. Ma se l'oggetto cambia, allora sto facendo qualcosa per qualcun altro e questo implica, inevitabilmente, il bisogno poi di risposte e di conferme e, soprattutto, che è il volere dell'altro che sto assecondando e non il mio”.

I ragazzi questi problemi non se li fanno, anzi. Gestire la propria sessualità, senza sensi di colpa e timori, è un segno di emancipazione e una forma di parità anche tra le lenzuola?

“Certamente sì. Ma attenzione a non farlo diventare uno scimmiottamento innaturale del mondo maschile. Parità tra i sessi dovrebbe significare stesso rispetto e opportunità, non appiattimento delle differenze di genere che, a mio avviso, andrebbero, invece, mantenute e preservate. L'emancipazione dovrebbe poi essere una crescita e maturazione intima e personale. Andiamo a letto insieme perché mi va e sono nel “qui ed ora” di ciò che sta accadendo e del significato che ha, senza retro-pensieri, aspettative non dichiarate e soprattutto senza simulare atteggiamenti che, invece, nell'intimo nascondono bisogni opposti”.

Ecco 3 lati positivi del fare sesso al primo appuntamento

1. Verifichi il livello di compatibilità sessuale e che tipo di sintonia può esserci

    La sessualità è conoscenza ed è uno dei modi per capire se l'altro può piacerci davvero. Rimandarla troppo a volte può creare delusioni.

    2. Il sesso ha bisogno di essere vissuto anche nel suo aspetto giocoso e leggero

    Se a un primo appuntamento si crea un feeling positivo ed erotico perché non lasciarsi andare? Seppur la storia non proseguirà, avremo comunque un'esperienza positiva da ricordare.

    3. Impari a mollare il controllo

    Anche se non è nel tuo stile, non lo avevi preventivato, a volte lasciarsi andare a una suggestione inaspettata, fare qualcosa di totalmente diverso dal solito, può essere un bel modo per conoscersi ancora meglio e crescere testando i propri limiti e pregiudizi.