A metà tra le montagne e il mare, la seconda edizione de La Prima Estate è iniziata nel migliore dei modi: un'acustica al pari dei più grandi concerti, con ospiti internazionali, artisti emergenti e grandi ritorni. Con tre giornate di musica, vacanza e spensieratezza, perché questo è e vuole essere, il festival ha inaugurato la stagione estiva nel primo week end della nuova stagione.

Qui i biglietti

Il rap di Noyz, Geolier e Nas

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prandoni francesco
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La sera del 16 giugno è stata dedicata all'hip-hop con un crescendo di ospiti, da Noyz Narcos a Geolier, che abbiamo intervistato proprio dopo la sua performance, per finire con Nas, che direttamente dall'East Side ha ricordato a tutti da dove nasce il rap delle origini. Da Montesacro, periferia di Roma, a Secondigliano con Geolier, fino al Bronx di Nasir Jones, i rapper hanno portato sul palco le proprie radici, i racconti di realtà estreme, dove fioriscono i sentimenti più puri e le storie delle persone normali. La serata si è conclusa sullo sfondo delle proiezioni di Nas, con immagini d'archivio degli Anni '80 e '90 di Manhattan, quando ancora era una città ai limiti della legalità. Il messaggio arriva esplicito al pubblico: segregazione, difficoltà di emergere, povertà, tantissima rabbia e desiderio di rivalsa. La serata ci regala riflessioni sull'oggi con tre voci caposaldo dell'hip hop di ieri e di domani.

L'indie con Guinevere, Japanese Breakfast, Kings of Convenience e i Bon Iver

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Il 17 giugno, invece, è dedicata all'indie più sperimentale con Guinevere, Japanese Breakfast, Kings of Convenience per concludere con i Bon Iver. Anche in questo caso le performance esplorano ogni lato del genere, sondando la genesi della musica indipendente: rispetto alla prima sera i ritmi sono molto diversi, il pubblico ricerca una dimensione eterea, quasi sognante. E lo ritrova nell'abito cucito a mano da Ginevra, in arte Guinevere, che con il suono raccoglie il passato e lo traduce in contemporaneo. I Japanese Breakfast, direttamente dal Coachella e Glastonbury, portano l'oriente l'indie rock in Versilia, per lasciare spazio poi al duo norvegese che negli anno scorsi ha conquistato le classifiche di tutto il mondo con le loro sessioni acustiche. A chiudere la sperimentazione indimenticabile dei Bon Iver, la band fondata da Justin Vernon, due Grammy Awards all'attivo e quattro album di culto nel cassetto, autrice di successi quali "Skinny Love" e "Holocene". Abbiamo trovato la nostra spiritualità con Guinevere, ci siamo riconciliati con il nostro Io più esplosivo insieme ai Japanese Breakfast e siamo volati sulle coste fredde, ma accoglienti, dei Kings of Convenience. È quindi il tempo di lasciarsi andare alla sperimentazione dei Bon Iver, che sembrano rielaborare i brani da capo, per interpretarli ogni volta in modo diverso, e non ne abbiamo mai abbastanza.

L'elettronica con Lamante, Dardust ed Elasi

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Stefano Dalle Luche
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Domenica 18 giugno ha chiuso il weekend una giornata elettronica ed elettrica, insieme a Elasi e Dardust, protagonisti emergenti o affermati da anni ormai nello scenario del genere nel nostro Paese. I due hanno portato una multiforme ed estrosa performance nu jazz, funk ed elettronica sperimentale con i suoni del mondo senza confini. Tra divertimento, sogno e viaggio, abbiamo toccato le atmosfere di un nuovo universo.

Il week end 23-25 giugno

Aspettiamo gli Alt-J e Chet Faker, l'artista australiano che mischia con maestria elettronica, soul e trip hop al cantautorato.

Funk e soul scaldano sabato 24 giugno e regalano le note perfette per scatenarsi. Dopo un'attesa lunga cinque anni tornano per l'unica data in Italia i Jamiroquai, tra le band inglesi più innovative e pionieristiche degli ultimi tempi.

Atmosfere più mediterranee per i Nu Genea e le loro infiammate contaminazioni, mentre Studio Murena presenta un brillante mix tra jazz e hip-hop e il polistrumentista italo-canadese Bruno Belissimo propone un'italo­disco che sprizza funk, ironia e profumo d'estate.

In chiusura domenica 25 giugno arriva Metro Boomin, il più importante producer e beatmaker della nuova musica urban, a 29 anni già nel pantheon dei migliori producer trap di tutti i tempi per aver ridefinito la direzione dell'hip hop. Sul palco anche la giovane rapper BigMama, tra le scoperte musicali più interessanti del panorama italiano degli ultimi anni. Talento, consapevolezza e sperimentazione per Ele A, classe 2002, appena uscita con il nuovo album GLOBO, con beat che trasudano old school hip-hop.

Ci vediamo il prossimo week-end.