I Pinguini Tattici Nucleari con Ridere scrivono una ballad intensa e travolgente. Singolo estratto dal quarto album in studio della band, ovvero Fuori dall'hype - Ringo Starr, diventa immediatamente un successo. Sarà per il ritmo coinvolgente, la splendida voce di Riccardo Zanotti (cantante della band) o probabilmente per il testo profondo e intenso: fatto sta che questo brano è diventato uno dei più ascoltati in assoluto nella rosa di canzoni del gruppo bergamasco. Siete riusciti ad attribuire a Ridere il giusto significato? Sapete di cosa parla veramente?

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Sergione Infuso - Corbis//Getty Images

Pinguini Tattici Nucleari: “Ridere” tra i singhiozzi

Ad aiutarci a capire il vero significato di Ridere ci vengono in aiuto le parole dello stesso Riccardo Zanotti, leader del gruppo. Lui stesso ha speso queste parole sul brano: «a un certo punto della vita due persone si lasciano, ma il cane che hanno adottato insieme continua ad esserci, così come la cronologia delle ricerche fatte insieme su Internet, gli oggetti comprati durante i viaggi, le gag della serie tv sulla quale si rideva insieme fino alle lacrime. Ci sono tante cose che testimoniano l’esistenza di una relazione, e con esse la sua importanza, e che tra i singhiozzi, un po’ fanno ridere». In questa situazione ci si possono riconoscere tantissime persone: chi non si è mai trovato in questa fase?

Pinguini Tattici Nucleari: “Ridere” e l’analisi del testo

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Sergione Infuso - Corbis//Getty Images

«Ed un po’ mi fa ridere se penso che adesso c’è lì un altro che ti uccide i ragni al posto mio, ma ci dovrò convivere». Così si apre Ridere, una delle canzoni più malinconiche e toccanti dei Pinguini Tattici Nucleari. Appare chiaro, quindi, dalla prima strofa che il pezzo racconta di una storia finita. O meglio, di tutte quelle emozioni e sensazioni che scaturiscono dalla fine di una relazione importante, duratura e un tempo felice. Pensiamo al brano come a un modo di elaborare tutto ciò che scaturisce da questa consapevolezza, una sorta di processo di guarigione necessario, inevitabile, ma pur sempre faticoso. Siamo al capitolo finale di questa liason e ovviamente questo comporta un certo doloreMaledetto cuore che ti sciogli ogni volta che dico addio, canta Zanotti. E come elaborarlo, se non ripercorrendo i momenti migliori trascorsi insieme? Ecco che i PTN si abbandonano a un flusso di coscienza a cuore aperto, che nasce dalla richiesta di una promessa che il cantante esige dall’ex partner: però tu fammi una promessa, che un giorno quando sarai persa ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi. Abbiamo modo così di riconoscere tutte quelle vicissitudini e quegli atteggiamenti tipici di una coppia giovane, in una carrellata di memorie decisamente reletable. Si parla delle giornate al mare, di tutte le pare (paranoie) che continuamente ci facciamo, delle cucine che non abbiam potuto comprare, e così via. Il paragone tra i bei momenti trascorsi insieme e il vuoto che lasciano è il prossimo step di questa elaborazione della separazione. E ti cantavo “Fix You” (canzone dei Coldplay, NdR) per farti dormire quando il mondo ti teneva sveglia, ed ora sono solo un tizio che se lo incontri dalla strada gli fai un cenno di saluto e via: questa strofa ci rende ancor più chiara la stranezza e il dolore che comporta dirsi addio. Dopo che si è stati così intimi si diventa inevitabilmente degli estranei. Subentra il senso di isolamento che tutti avvertiamo quando ci ritroviamo a dover chiudere un rapporto importante (E non ho voglia di cambiarmi, uscire a socializzare, per stasera voglio essere una nave in fondo al mare). Meglio rimanere soli, e magari tirare le somme di tutte quelle che sono le nostre colpe e le responsabilità altrui, facendo una sorta di bilancio. Sei stata come Tiger non mi mancava niente e poi dentro m'hai distrutto, perché mi sono accorto che mi mancava tutto, cantano ancora i PTN. Ma nonostante questa ammissione di colpa e il desiderio di fare ammenda, nasce anche la coscienza che tutto è servito, tutto è stato utile e soprattutto (anche se giunto al termine) si è trattato di un viaggio bellissimo (Ma alla fine ti giuro che lo rifarei).