Backstreet Boys scansatevi. Le canzoni k-pop danno filo da torcere. Forse. Sulla rampa di lancio delle boyband che cantano, ballano, saltano e si colorano i capelli in mille modi, ci sono i gruppi che vengono direttamente dalla Corea e lì si sono formati per la gioia di millemila fan nel mondo. Da tempo, infatti, è noto che il mondo asiatico lavora a tavolino per avere dei "prodotti" musicali che siano facilmente esportabili dopo il successo in patria. I gruppi idol si formano, come è accaduto nel passato per Take That o Spice Girls, con l'intenzione di conquistare terreno anche all around the world. Perché questo sia possibile si lavora su più fronti: quello della lingua, che diventa una commistione di quella originale con l'inglese, o quella delle capacità di intrattenimento, che prevede che ogni membro del gruppo si distingua per una particolare abilità, che può essere quella del canto o del freestyle. Quando non si tratta di semplice carisma. A questo si unisce anche la forza dirompente delle visualizzazioni su Youtube che sono così tante da fare impallidire artisti come Beyoncé e Jay-Z.

Quello che sta accadendo in generale è che il mondo Occidentale, che sempre si è distinto per le influenze nate o che venivano dagli Stati Uniti, si ritrova a fronteggiare un'ondata asiatica che non accenna minimamente a defluire e spariglia le carte. Il 2019, per esempio, è stato l'anno della consacrazione di alcuni gruppi femminili k-pop e in particolare delle Blackpink che hanno partecipato al Coachella Festival 2019. Questo è stato solo un piccolo tassello nel piano generale. I BTS, gli EXO o i G‑Dragon, con anche i loro tour mondiali, sono un territorio di confronto per artisti che orbitano nella sfera anglosassone e che finora erano stati abituati a rimanere rinchiusi nel recinto occidentale. Detta con i fatti, i BTS conquistano sempre più favori e red carpet e le Blackpink hanno sfondato il muro delle 720 milioni di visualizzazioni su Youtube con il video di DDU- DU DDU-DU.

Qui, per farti stare al passo con la tendenza made in Corea, abbiamo raccolto le canzoni k-pop (2018) più rappresentative per alcuni gruppi (non tutti!) in modo che tu possa avere un piccolo archivio aggiornato e pronto per accogliere le novità del 2019.

G-DRAGON, Crooked

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MAMAMOO, Egotistic

Girls' Generation-Oh!GG, Lil' Touch

BLACKPINK, DDU-DU DDU-DU

BTS, Fake Love

EXO, Monster

STRAY KIDS, District 9

SF9, Now or Never

RED VELVET, Bad Boy

NCT U, Baby Don't Stop