Francesca Fagnani è tornata con la seconda parte della nuova stagione di Belve su Rai Due il 2 aprile, forte di un hype cresciuto nel corso dell'inverno e poi esploso all'annuncio degli ospiti di questa nuova stagione primaverile. All'esordio si sono confessati Loredana Bertè, Carla Bruni e Matteo Salvini; nella seconda puntata arriverà il momento di Fedez. Partito in sordina in seconda serata su NOVE e diventato un fenomeno social sforna meme sulla scia del successo che già fu della mitica Franca Leosini e Daria Bignardi, Fagnani è riuscita ad arrivare in prima serata con un programma che oggi l'azienda pubblica considera un fiore all'occhiello del palinsesto, per di più rendendo pop un genere inflazionato come quello delle interviste tv. Oggi che il successo di Fagnani è consolidato, non mancano però le critiche alla sua conduzione, spesso percepita come forzata - il quaderno rosso con il canovaccio delle domande non manca mai - poco naturale e pilotata. Fagnani decide tutto e si fa come dice lei, punto e questo l'ospite che accetta di andare a Belve lo sa benissimo, tanto che ormai è difficile trovare un intervistato che non si sia preparato prima. E la domanda che anche i fan di Fagnani si pongono è solo una: quanto è rimasto di autentico in questo nuovo show lucidato a nuovo per la prima serata?

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Certo, a Fagnani bisogna rendere un merito: le sue interviste riescono a grattare la superficie, un talento non da poco in un universo televisivo di domande insipide e di occasioni perdute (il riferimento a Fazio e all'intervista a Chiara Ferragni è puramente casuale). Chi la critica però punta il dito su uno stile editoriale in cui non c'è possibilità, per l'ospite, di seguire un flusso di coscienza: non c'è alcuna entropia nelle domande di Fagnani e, se l'intervistato perde il filo, ci pensa lei a tornare al punto focale della questione. Ovvero, al nodo che si è messa in testa di sviscerare senza possibilità di appello. A comandare è l'agendina rossa, dunque il copione. Fondamentale per tenere il ritmo, un po' meno per dare allo spettatore un senso di spontaneità. Un'altra critica che si fa spesso a Fagnani è di aver perso il graffio dei primi anni, quelli dell'esordio di un programma noto ancora pochi estimatori. E di assoggettarsi alle logiche dell'attualità per dare al pubblico l'ospite più caldo del momento - ed ecco spuntare Fedez come super ospite - ma non per forza di cose più interessante.

Come si dice della musica indie che poi diventa mainstream, Belve di Francesca Fagnani era meglio quando lo conoscevamo in tre. Proprio perché adesso lo conoscono e aspettano davvero tutti, è diventato un'altra cosa. Se sia un bene o un male, solo il tempo potrà dirlo: al momento gli ascolti (la prima puntata ha fatto il 10,4% di share con oltre 1 milione e ottocento mila spettatori) promuovono Fagnani e le sue Belve con riserva.