Le regole per gli attori che hanno deciso di aderire allo sciopero indetto il 13 luglio dal sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (Sag-Aftra) sono chiare. Nessuna promozione che tradotto significa nessuna premiere sul tappeto rosso, interviste, viaggi, copertine patinate e Q&A. Una campagna marketing ridotta al minimo che potrebbe essere deleteria per qualsiasi film anche per i più attesi che rischierebbero così un clamoroso flop al botteghino. Per questo motivo, alcune pellicole la cui uscita era in programma per il 2023 potrebbero slittare nel 2024 in attesa di tempi migliori.

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Secondo Variety, la Warner Bros sarebbe seriamente intenzionata a far slittare tre dei suoi film di punta annunciati per il 2023. Il primo è l'attesissimo Dune: Part Two di Denis Villeneuve con Timothee Chalamet, Zendaya, Austin Butler, Florence Pugh, Javier Bardem, Josh Brolin e Christopher Walken la cui uscita era in programma per il 3 novembre di quest'anno. Contando che la prima parte è stata un successo, guadagnando 10 nomination agli Oscar tra cui Miglior film e vincendo sei statuette nelle categorie tecniche e portando nella casse della casa di produzione la bellezza di 402 milioni di dollari in tutto il mondo, il rischio che l'uscita passi in sordina non sarebbe per nulla allettante.

Stessa sorte per Aquaman e il Regno Perduto che riporterà sullo schermo Jason Momoa nei panni del supereroe, insieme a Patrick Wilson (King Orm), Amber Heard (Queen Mera), Dolph Lundgren (Nereus), Nicole Kidman (Atlanna), Yahya Abdul-Mateen III (Black Manta) e Temuera Morrison (Tom Curry). Il film atteso nei cinema il 20 dicembre secondo Variety potrebbe essere riprogrammato nel 2024.

Anche Il Colore Viola, adattamento del romanzo di Alice Walker vincitore del Premio Pulitzer del 1982, già portato sul grande schermo nel 1985 da Steven Spielberg con Whoopi Goldberg, Danny Glover, potrebbe vedere la luce nel 2024 e non a Natale come annunciato. Il film prodotto da Oprah Winfrey, diretto dal regista Blitz Bazawule e interpretato da Halle Berry, Taraji P. Henson e Danielle Brooks punta all'Oscar e non può rischiare una promozione sottotono. Grattacapi non solo alla Warner Bros: tra i film importanti che rischiano di subire uno slittamento The Marvels della Disney, previsto per l'11 novembre, e il reboot della saga di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes della Lionsgate, in uscita il 17 novembre.

Se lo sciopero targato Sag-Aftra, sindacato che rappresenta circa 160mila lavoratori dello spettacolo che rivendicano una retribuzione equa e chiedono regole sull'uso dell'intelligenza artificiale non dovesse finire in tempi brevi anche la Mostra del Cinema di Venezia 2023 potrebbe risentire la mancanza di esponenti hollywoodiani perdendo buona parte dell'appeal internazionale.

A questo si aggiungono le rimostranze degli sceneggiatori iniziate lo scorso 2 maggio e ancora in corso che stanno scompigliando la time line delle uscite per i prossimi mesi e in alcuni casi rischiando di far finire nel cestino alcuni progetti per colpa di sovrapposizioni e budget intaccati dai rallentamenti per la mancanza di script e copioni. Al momento infatti sono state sospese le riprese di diversi film (Deadpool 3, Venom 3, Il Gladiatore 2 e l'adattamento live-action di Lilo & Stitch) e di alcune serie tv (Stranger Things, House of the Dragon 2, The Last of Us, The Mandalorian e Andor).