Il talento lo puoi scoprire dappertutto, la differenza la fa chi ha qualcosa da raccontare.

Neanche la pioggia può fermarla! Al Lido è soprattutto il giorno di Lady Gaga a Venezia, capace come poche di illuminare e catalizzare l’attenzione mediatica fin dal suo approdo di ieri su un motoscafo, come solo le grandi dive del passato potevano fare, portando decine di fan ad aspettarla per ore sul red carpet.

L’occasione speciale arriva grazie al suo debutto d’attrice in un film in A Star Is Born, quarta trasposizione dell’originale di È nata una stella, era il 1937, di cui poi nel tempo abbiamo visto le celeberrime interpretazioni di Judy Garland nel musical di George Cukor, il vero omaggio di questo lavoro, e poi con Barbra Streisand. La storia è quella di una cameriera, Ally, appassionata di musica tanto da esibirsi nel tempo libero, sognando, chissà, di poter realizzare il sogno di una carriera diversa. Tutto cambia quando in un locale, alla fine della propria versione de La Vie en rose di Edith Piaf, viene scoperta da un cantante affermato, Jackson Maine, interpretato da Bradley Cooper, che in lei crede vedendo qualcosa di unico, e di cui poi si innamorerà.

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Clay Enos

Lady Gaga, che già qualche tempo fa si era cimentata, vincendo un Golden Globe, nella serie di American Horror Story, fa in questo caso la differenza per se stessa, chi la osserva e ascolta (canta sempre dal vivo, ndr), portando a termine una sfida, senza trucchi (e trucco) davvero straordinaria per intensità. "Non mi sorprende – dice l’artista – che questa storia sia sopravvissuta più di 80 anni. Nonostante le diverse incarnazioni, ha comunque resistito al tempo, penso toccherà anche le nuove generazioni, perché parla di umanità. C’era però una grande sfida. Come la protagonista che interpreto, all’inizio anche io ho rinunciato a tutto, successe nel momento in cui, avevo 19 anni, decidevo di fare la cantante professionista. Io e il mio piano, passando da un bar all’altro per farci vedere, allora credevo molto in me stessa, ma Ally no, è il rapporto d’amore con Jack che invece la porta poi al successo".

Se da un lato la protagonista assoluta è una, dall’altro la regia di Bradley Cooper, precisa, dettagliata, così la sua interpretazione, dove suona e canta, rivelano un nuovo lato sorprendente dell’attore americano. "A 43 anni il tempo è la moneta più importante – afferma – ma bisogna utilizzarlo nel miglior modo possibile, ogni minuto passato a fare questo film ne è valsa la pena".

L’ultima parola però è della Gaga planetaria: "Mi è sempre piaciuto trasformarmi fin dagli inizi, diventando personaggi diversi, fa parte della mia arte. La cosa fantastica è l’aver scoperto una nuova vulnerabilità, che mi ha resa più libera e forte, ho potuto realizzare anche io il sogno di fare l’attrice, avevo bisogno che qualcuno credesse in me, Bradley. Così avviene nella vita, penso al mio partner, senza di loro le cose non sarebbero potute succedere".

"Ho detto molti no - conclude – quando ho cominciato, non ero certo la ragazza più bella, molti anzi volevamo prendere le mie canzoni e darle ad altri, mi rifiutavo, non volevo essere sexy o considerata come le altre donne, volevo avere una mia visione personale".