«Sono nata in Jugoslavia, un Paese che ha prosperato sotto le culture dell'ovest e la Russia dell'est. Negli ultimi anni ho lavorato in Ucraina e ho conosciuto le persone lì. Sono orgogliose, sono forti e sono dignitose. Sono in piena solidarietà con loro in questo giorno impossibile. Un attacco all'Ucraina è un attacco a tutti noi. È un attacco all'umanità e deve essere fermato». Così Marina Abramović ha commentato l'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate russe, ormai quasi un mese fa. Ma non sono solo parole: la leggendaria artista performativa ha deciso di eseguire una delle sue performance più note, The Artist Is Present, per raccogliere fondi per le vittime ucraine dei devastanti attacchi russi.

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L'idea è venuta a due dipendenti della Sean Kelly Gallery di New York, dove è attualmente in mostra una retrospettiva sul lavoro di Abramović. «Sentivamo di dover fare qualcosa in fretta», ha detto Kelly ad Artnet News, «riteniamo che sia un imperativo enorme mettere dei soldi nelle mani delle persone il più rapidamente possibile». È bastata una telefonata perché Abramović acconsentisse a riportare in vita quella che è forse la performance artistica più celebre e iconica dei nostri tempi. Nel 2010, The Artist Is Present ha attirato al MoMA più di 1500 persone che si sono sedute una alla volta di fronte a Marina Abramović per guardarla negli occhi. Lei è rimasta seduta immobile 8 ore al giorno per un totale 736,5 ore mentre i visitatori si alternavano seduti di fronte a lei, condividendo l'intimità del contatto visivo. La maggior parte delle persone stava seduta per qualche minuto, ma alcuni sono rimasti per ore. Nel frattempo i visitatori si accalcavano in fila, anche di notte, per accaparrarsi un posto consapevoli che il tempo della performance era limitato.

marina abramović eseguirà the artist is present per l'ucrainapinterest
Patrick McMullan//Getty Images
Marina Abramović con Ulay nel 2010 durante la performance di The Artist Is Present

Davanti a lei, si sono presentate personalità celebri come Lou Reed, Björk, James Franco, ma il culmine della performance, in grado di renderla immortale, è stato l'arrivo inaspettato dell'ex collaboratore e grande amore di Abramović, il fotografo tedesco Ulay. I due non si vedevano da 22 anni, si sono guardati negli occhi, hanno rivissuto insieme decenni di amore, passione, dolore. Poi Abramović gli ha preso le mani e si è commossa.

Ora, attraverso la piattaforma d'asta di Artsy, sarà possibile fare un'offerta per ottenere una fotografia seduti di fronte ad Abramović in una rivisitazione di The Artist is Present alla Sean Kelly Gallery. C'è tempo ancora solo fino al 25 marzo ma, al momento, rimangono solo due posti disponibili con cifre che oscillano tra i 15.000 e i 16.000 dollari. La performance avrà luogo il 16 aprile e i proventi saranno devoluti a Direct Relief, un'organizzazione benefica a che collabora con il Ministero della Salute ucraino per fornire assistenza medica urgente ai cittadini ucraini colpiti dalla guerra.