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Il tuo lavoro dei sogni potrebbe essere con i piedi ben piantati sulla Terra. Il benessere del Pianeta è infatti diventato uno dei primi punti in agenda su cui impegnarsi e tu, con i tuoi studi, la tua formazione e il tuo mestiere, puoi contribuire a rendere il nostro Pianeta un posto migliore. Come? Con le professioni legate all'ambiente.

Nel 2015 ben 193 Paesi membri dell'ONU hanno sottoscritto l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un documento che elenca 17 obiettivi su cui darsi da fare perché si possa vivere in un mondo, inteso come spazio fisico, in cui le disuguaglianze sociali diminuiscano e il cambiamento climatico rallenti con decisione. Di quei 17 punti su cui rizzare le antennine, la maggior parte è legata alla trasformazione green dello spazio in cui viviamo. Si parla di città che utilizzino architetture e tecnologie per diventare più sostenibili, per esempio riducendo le emissioni di gas serra, di misure che servano a combattere il riscaldamento globale, di strategie per preservare i nostri oceani, le nostre foreste, in generale l'ecosistema terrestre. E più in generale si parla dell'adozione di strategie che garantiscano modelli di consumo e produzione quanto meno inquinanti possibili.

Per ognuno di questi obiettivi esistono specializzazioni e professioni, i cosiddetti green works, che puoi intraprendere per trasformare il tuo amore per la Terra (e la Natura) in un lavoro, che faccia bene a te e al Pianeta che noi tutti abitiamo. Sei pronta? Fai scattare la tua lampadina.

Le professioni legate all'ambiente su cui farci un pensierino molto serio

💡Se ami la moda: la Sustainability Expert e la Fabric & Research Manager

Il mondo del fashion, con i suoi processi di produzione, consumo e smaltimento, negli ultimi anni sta cercando di recuperare il passo per studiare strategie che siano più green e a basso impatto. Questo significa lavorare sull'innovazione nei materiali, sulla formulazione di nuovi e sperimentali, che siano magari basati sul concetto di riciclo ed economia circolare. Molte capsule collection recenti, infatti, hanno utilizzato tessuti derivati dall'utilizzo di bottigliette di plastica, o di reti da pesca o di elastan. La Sustainability Expert e la Fabric & Research Manager sono figure professionali in grado di progettare prodotti di qualità stando attenti alla eco-filiera, ovvero alla sostenibilità di ogni passaggio nel processo produttivo.

💡Se ami il cibo: la consulente di qualità

Siamo sempre più attenti al cibo che arriva sulla nostra tavola e che scegliamo nel menu quando andiamo in un ristorante. Esiste un mestiere da acquolina in bocca per chi vuole coccolare le sue papille gustative: l'esperta in qualità del cibo. È la persona a cui è affidato il controllo della qualità di frutta, verdura, carne, pesce e di tutto quello che transita dai produttori ai mercati e dai mercati alla ristorazione.

💡Se ami i Fridays For Future (e le politiche ambientali): l'ecomanager

Sia per le amministrazioni comunali, sia per le aziende esiste una nuova figura che sta assumendo molta importanza: l'ecomanager. È colei che, con le competenze di una consulente ambientale, è in grado di indicare la via per una gestione sostenibile che incontri le esigenze dell'ente per cui lavora. Significa conoscere le politiche ambientale, le normative di tutela e di salute da rispettare e, nel caso delle aziende, la natura del brand. La filosofia green è infatti il nuovo orizzonte a cui si punta, anche dal punto di vista commerciale.

💡Se sei una precisetta: l'ecoauditor

Tra i nuovi mestieri green che stanno emergendo c'è l'ecoauditor, utile in molti settori, dal privato come le imprese, al pubblico, come le amministrazioni. Si tratta della figura a cui è assegnato il compito di analizzare tutti i passaggi del processo produttivo per capire se rispettano le norme ambientali e se c'è la possibilità di ridurne l'impatto con soluzioni legate a nuove tecnologie. Il suo obiettivo è aprire la possibilità a produzioni eco-compatibili che siano conformi e riducano al minimo il rischio per l'ambiente.

💡Se ami il vintage: l'esperta di green supply chain o di packaging

Una delle chiavi per ripensare i consumi e la produzione in chiave sostenibile è l’economia circolare, ovvero un sistema che permetta di conoscere e sfruttare i materiali per dare loro una seconda vita, rimettendo in circolo in una nuova veste prodotti che sarebbero finiti nel cumulo della spazzatura. A un'esperta di green supply chain vengono chieste competenze legate al ciclo di vita degli oggetti e dei materiali, al ciclo produttivo degli stessi e alle strategie di ottimizzazione dei rifiuti. Obiettivo: inventarsi nuove vite con solide conoscenze e quel pizzico di creatività che non fa mai male.

Oltre a questo tipo di figura professionale, esiste, sempre per chi ama il concetto del riuso, l'esperta in packaging, ovvero chi è in grado di studiare imballaggi super smart che abbiano un impatto ambientale ridotto, per quantità e materiale utilizzato. Significa acquisire competenze in eco-design, in eco-innovazione e nelle tecnologie produttive di ultimissima generazione. Come va con i pacchetti per i regali di Natale?

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💡Se ti piace giocare all'allegra chimica con il microscopio: la chimica green

Esistono prodotti che per elementi costitutivi e produzione risultano tossici sia per l'ambiente che per l'uomo. L'attenzione che finalmente si sta dando al Pianeta e alla salvaguardia della salute richiede figure professionali, come quella della chimica, che sappiano studiare formule e processi produttivi che siano green, sostenibili e di facile smaltimento. Come va con la tavola periodica a scuola?

💡Se ami le progettazioni ben studiate: l'ingegnera ambientale

Quanto impatta sull'ambiente una costruzione come un palazzo, un ponte, una strada, un grattacielo o anche un impianto di pale eoliche o di pannelli solari? Un'ingegnera ambientale ha tutto quello che serve nel suo bagaglio di conoscenze per dare una risposta efficiente. Anzi eco-efficiente. È colei, infatti, che progetta costruzioni che sfruttino al meglio le energie rinnovabili e le tecnologie perché si garantisca la sicurezza dell'individuo e si riducano i rischi per l'ambiente esterno, sfruttando le risorse del luogo senza depauperarlo.

💡Se ami l'architettura delle città: l'architetta del paesaggio

Perché una città sia sostenibile, come indicato da uno dei 17 obiettivi dell'Agenda 2030, è necessario che le costruzioni che la definiscono siano progettate nel disegno per essere a basso impatto ambientale e armonizzarsi con il paesaggio. Un'architetta dallo spirito green (soprattutto nelle competenze) è quella che in base al contesto studia delle linee di sviluppo che rendano l'impianto cittadino non solo più vivibile, ma più legato al suo contesto naturale. Insomma, nessuno di noi all'alba del 2020 vorrebbe vivere in metropoli e in contesti abitativi usciti direttamente da Blade Runner 2049, giusto?

Questi, però, non sono gli unici modi in cui un lavoro può contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Anche per la professioni più tradizionali esistono declinazioni più green: chi sceglie di diventare un hair stylist può utilizzare solo prodotti la cui produzione è sostenibile, lo chef può garantirsi i cibi per il suo menu che abbiano un impatto ambientale minimo, chi vuole dedicarsi al mondo del digital e dell'e-commerce può studiare strategie che convertano lo shopping dal vivo in quello online, magari lavorando su un impatto ambientale minimo. Hai presente la questione del packaging? Ecco!

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