Sono numerosi i falsi miti che nel tempo hanno condizionato (e non poco) l'opinione sulla cura dei capelli. Dai più assurdi che volevano, ad esempio, che si evitasse di lavarli durante le mestruazioni, a quelli più recenti che riguardano l'utilizzo di uno stesso shampoo come componente non proficua per la cute, fino alla frequenza dei lavaggi. Sarà capitato a tutti di conoscere persone shampoo-addicted capaci di lavare i capelli ogni giorno e altre ancora che invece si vantano di pulirli non più di una volta a settimana per mantenerli sani. La principessa Sissi in questo ha fatto scuola. Infatti, alcuni racconti vorrebbero che lavasse i suoi lunghissimi capelli ogni 3 settimane e che proprio questo fosse il segreto della loro bellezza. D'altra parte negli ultimi anni si è fatta spazio la teoria che lavaggi troppo frequenti portassero a irritare la cute e spezzare i capelli. La tricologa Silvia Cecchinato, fondatrice del brand di haircare Keramos, ha dato la risposta definitiva ai dubbi che persistono a riguardo.

Se il tipo di cute è ciò che fa la differenza

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Per la dottoressa Cecchinato, la risposta alla domanda delle domande, ovvero «ogni quanto bisogno lavare i capelli?» è «dipende». Infatti la frequenza dello shampoo è qualcosa strettamente correlata alla propria percezione e al proprio benessere. «Lo shampoo va fatto quando c’è bisogno, ovvero quando sentiamo un discomfort a livello di cuoio capelluto», ha spiegato l'esperta. Questa sensazione, d'altra parte, dipende molto dal tipo di cute che si ha: se secca, normale o grassa. Esattamente come la pelle del viso, anche la testa ha bisogno di una cura specifica a seconda della produzione di sebo. «Per una cute grassa sarà necessario lavare i capelli anche tutti i giorni. Per una cute normale 2-3 volte a settimana. Per una cute più secca o disidratata comunque non meno delle due volte a settimana per una questione di igiene», racconta Silvia Cecchinato. «Lo stato del cuoio capelluto è ciò che fa la differenza perché è sempre la pelle a reagire con le sostanze esterne e a produrre cellule, microrganismi e tossine ed è sempre il cuoio capelluto a sporcarsi». In linea generale però, come conferma l'esperta, una media giusta è lavare i capelli circa tre volte a settimana.

I prodotti per capelli da scegliere per un lavaggio ottimale

Così come non c'è una risposta univoca per la frequenza dei lavaggi dei capelli, non ce n'è una per l'utilizzo dei prodotti. «Non ci sono particolari prodotti da evitare, ma piuttosto adottare prodotti per il lavaggio con una buona capacità lavante, lenitiva, purificante ed esfoliante, come il nostro shampoo Compensa, a seconda delle proprie esigenze», spiega ancora la dottoressa, che sottolinea anche l'importanza di abbinare scrub, sieri o lozioni rispondenti alle esigenze e alle tipologie di pelle del cuoio capelluto per avere una chioma sempre al top. «Nel caso di cuti sensibili vanno utilizzati sieri lenitivi e riparatori in grado di esplicare un’azione filmogena e protettiva utile per contrastare le alterazioni cutanee; oppure nel caso di cute grassa e serve esfoliare il cuoio capelluto per agire in profondità stimolando l’eliminazione di cellule morte e impurità, liberando il follicolo e promuovendo la salute del capello con prodotti che aiutano a mantenere il cuoio capelluto purificato, in equilibrio e protetto».

Verità e falsi miti sui prodotti per capelli a cui non credere più

«I più famosi falsi miti sono quelli per cui più si lavano i capelli e più si sporcano, oppure quello di evitare alcuni tensioattivi o ancora quello di utilizzare il balsamo o un cowash per lavare i capelli. Tutto ciò è falso e sbagliato», conclude poi la dottoressa Silvia Cecchinato. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che non c'è nessuna correlazione tra la produzione di sebo e lo shampoo. «La ghiandola sebacea produce il sebo e quindi sporca più frequentemente il cuoio capelluto. Tuttavia la ghiandola sebacea ha una sua attività indipendente dalla frequenza di lavaggio, ma regolata dagli ormoni e determinata dalla genetica». Infine, la tricologa sottolinea anche che non è necessario demonizzare un prodotto o un tensioattivo perché ogni shampoo contiene un mix di tensioattivi per cui non ha senso evitarne uno specifico, ma piuttosto considerare l'intera formulazione. D'altra parte, contro alcune recenti tendenze virali che vedrebbero chiome ultra lucenti e sane grazie al lavaggio con il balsamo, l'esperta precisa che «il balsamo non lava adeguatamente il cuoio capelluto, anzi, rischia di aggravare la situazione».