Sbalzi d'umore, sfoghi acneici, attacchi di fame, sensibilità ed emotività. Le manifestazioni delle oscillazioni ormonali che le varie fasi del ciclo mestruale generano sono piuttosto note e accomunano gran parte delle donne in età fertile. Com'è risaputo, durante i giorni che scandiscono le mestruazioni la quantità di estrogeni, progesterone e testosterone prodotti dal corpo variano e, nel farlo, modificano in modo più o meno incisivo anche gli equilibri psicofisici di chi le vive. Oltre ad alterare l'umore e il benessere generale, nonché rimodellare gli organi riproduttivi, queste variazioni sono in grado di modificare le dimensioni del cervello. Questo è quanto emerso da due studi pubblicati a ottobre 2023, ripresi a pochi giorni di distanza da The Washington Post e, più di recente, National Geographic e Il Post.Prima di entrare nel dettaglio, ripercorriamo quelle che sono le fluttuazioni ormonali e le diverse fasi che caratterizzano il ciclo mestruale.

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Come si comportano gli ormoni durante il ciclo mestruale

Come spiega dettagliatamente la Dottoressa Diana Pettinato, ginecologa e ostetrica di MioDottore, «il ciclo mestruale è composto da quattro diverse fasi principali: fase mestruale, fase follicolare, ovulazione e fase luteale. Nella prima, si verifica una brusca riduzione sia degli estrogeni che del progesterone, che porta allo "sfaldamento" del rivestimento interno dell'utero (endometrio) che si manifesta come mestruazione. La fase follicolare, è caratterizzata da un aumento della produzione dell'ormone FSH (ormone follicolo-stimolante), che stimola la crescita dei follicoli a livello delle ovaie. Contestualmente aumentano anche gli estrogeni, in modo da far maturare il follicolo dominante. Nella terza fase, gli estrogeni aumentano fino a raggiungere una soglia critica che stimola l'ipofisi a secernere l'ormone LH (ormone luteinizzante), che permette al follicolo dominante di maturare fino a rilasciare l'ovocita che dovrà essere fecondato. In questa fase, si avrà anche un incremento dei livelli di testosterone, responsabile, tra le altre cose, anche dell'aumento del desiderio sessuale. Infine, nella fase luteale si verifica una riduzione progressiva dei livelli di estrogeni e un concomitante aumento dei livelli di progesterone e testosterone fino circa al 22esimo giorno, dopo il quale cominciano nuovamente ad abbassarsi affinché le ovaie riprendano a produrre estrogeni per l'ovulazione successiva». Insomma, un saliscendi che, nel suo costante ripetersi fino alla gravidanza (dove allora si sospende per nove mesi), ha riflessi importanti su tutto il corpo, cervello incluso.

Mestruazioni e cervello: che relazione c'è?

Tornando agli studi che hanno fatto affiorare importanti evidenze sulla relazione che c'è tra mestruazioni, ormoni e cervello, entrambi sono stati realizzati sfruttando avanzate tecnologie di risonanza magnetica ed esami del sangue in diverse fasi delle mestruazioni. Il primo, pubblicato su Biorxiv, ha basato la ricerca su ovulazione, mestruazioni e fase luteale esaminando il cambiamento di ormoni e cervello su 30 donne con ciclo regolare. Ciò che è emerso è che le concentrazioni più elevate di estrogeni e di ormone luteinizzante sono state entrambe associate a cambiamenti che suggeriscono un trasferimento di informazioni più veloce, così com'è emerso dal movimento della materia bianca e di quella grigia, diventata più spessa con l'aumento dell’ormone follicolo-stimolante.

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Il secondo, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Mental Health, ha osservato i cambiamenti in ben sei fasi, includendo anche la fase pre-ovulatoria e post-ovulatoria. Da qui è emerso che gli ormoni ovarici rimodellano in modo rilevante le regioni del cervello che regolano le emozioni, la memoria, il comportamento e la salute, ossia l'ippocampo e le aree circostanti al lobo temporale mediale.

Nonostante non sia stato possibile trarre conclusioni sui reali effetti della dilatazione del cervello durante il ciclo, si tratta di evidenze che pongono le basi per ulteriori ricerche in un campo ancora troppo poco preso in considerazione dalla neuroscienza, come affermano le autrici stesse. Altresì, i dati emersi potrebbero rivelarsi fondamentali nella valutazione di nuove strategie sessuali mirate a migliorare la salute del cervello e della salute mentale.

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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.