C'erano giorni in cui i social giravano innumerevoli immagini di persone con del nastro adesivo applicato su varie parti del viso, principalmente fronte, tempie e zigomi. A dare il via alla tendenza, allora, fu Bella Hadid, ammettendo in un'intervista di fare spesso uso del face taping nella sua routine di skincare. TikTok ha raccolto l'informazione e non ha perso tempo per rielaborarla come sa meglio fare, ossia sfornando un hack a budget quasi zero e fai-da-te. Rischioso per la pelle, quanto doloroso se fatto con lo scotch, oggi il face taping sembra essere tornato alle sue origini — complice la sempre maggiore prontezza da parte dei più giovani su quelle che sono le migliori pratiche con cui prendersi cura della pelle, svelando volti ricoperti di nastri verdi, fucsia, blu e neri tutt'intorno al viso.

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Per fare chiarezza su cos'è, quali sono i suoi benefici e, soprattutto, come si fa, Cosmopolitan ha intervistato la Dottoressa Maria Luisa Morelli, osteopata facciale specializzata in taping seguitissima sui social.

Cos'è il face taping?

A molti sarà capitato, vedendoli, di pensare immediatamente ai cerotti kinesio usati in fisioterapia per il recupero o la guarigione in seguito a strappi e lesioni muscolare. In effetti, il face taping si realizza con gli stessi cerotti usati in kinesioterapia, solo che più piccoli e mirati, anziché ad alleviare le tensioni corporee, a distendere e liftare il viso in modo naturale. Come spiega la Dott.ssa Morelli, «Il padre del taping estetico è il taping kinesiologico, detto anche taping neuromuscolare. Il kinesio taping fu inventato 35 anni fa dal chiropratico giapponese Kenzo Kase traendo spunto dalla kinesiologia, scienza che studia il movimento umano, rivoluzionò il mondo della riabilitazione e della medicina sportiva. La corretta applicazione di questo nastro adesivo elastico permetteva un’ottimizzazione e un potenziamento dei trattamenti e un’attenuazione di dolore considerevoli».

Il taping al viso si propone dunque come un rimedio estetico non invasivo con cui favorire la distensione dei muscoli facciali e, di conseguenza, la riduzione di rughe e lassità cutanea. Come? Grazie a delle piccole ondine presenti nella loro fibra, i tape aderiscono alla cute sollevandola leggermente e riattivando così i muscoli che si trovano sotto agli strati epidermici. Spesso contratti a causa di postura sbagliata, tensione e stress, questi vengono come massaggiati in modo meccanico dai cerotti, ritrovando tono ed estensione.

«Il taping nasce per agevolare la funzione meccanica del muscolo; è un nastro adesivo in cotone con un lato adesivo, che possiede un particolare coefficiente di elasticità e di densità. Al suo interno non contiene alcun tipo di medicinale o di principio attivo. La sua efficacia è data dall’azione di pompaggio meccanico che esso applica al nostro sistema linfatico e sanguigno. Il sistema linfatico grazie alla sua fittissima rete, consente alla linfa di fluire nei tessuti corporei e di drenare le tossine mantenendoci sani. L’applicazione del tape insieme al movimento del volto produce dei micro movimenti che stimolano i recettori della cute e degli strati sottostanti, inviando stimolazioni agli esterocettori e propriocettori a livello del sistema nervoso centrale che determinano una risposta muscolare riflessa», puntualizza la Dott.ssa Morelli.

I benefici del face taping

Attenuare rughe d'espressione, lassità cutanee e perdita di elasticità, ma non solo. Il fatto stesso di agire sulla contrazione dei muscoli attraverso un massaggio simil-meccanico ha un effetto diretto sul microcircolo sanguigno, che si riattiva a sua volta. Perciò, se praticato nel modo giusto, il taping al viso si rivela efficace anche nel contrastare il gonfiore del viso, causato dal ristagno dei liquidi. Favorendone il drenaggio, questo riduce le borse, le occhiaie e la sensazione di gonfiore su tutto il viso. Una volta stimolata la circolazione, anche l'attività cellulare si riattiva, migliorando la sintesi di collagene (essenziale per una pelle giovane e soda) e l'aspetto complessivo della pelle, che apparirà più luminosa. In generale, questi sono i risultati più immediati, mentre per vedere il viso effettivamente più di steso e lineamenti più sollevati servono almeno una settimana/10 giorni di face taping.

«In pratica, con il taping neuromuscolare e kinesiologico si ottiengono i seguenti benefici: sostegno muscolare grazie alla facilitazione muscolare alla contrazione (attivazione del sistema gamma propriocettivo e riduzione della fatica muscolare); rimozione della congestione circolatoria per effetto della facilitazione alla circolazione venoso e linfatica; riduzione dello stato infiammatorio e attivazione analgesica endogeno grazie ad un aumento delle endorfine endogene, con conseguente riduzione del dolore; aumento del ROM articolare per effetto della facilitazione capsulo-legamentosa per aumento della visco-elasticità tissutale», spiega la dottoressa. E aggiunge: «Il tape adeguatamente fissato sulla pelle detersa e pulita riesce a sollevare lo spazio interstiziale tra la pelle e l’articolazione, migliorando in questo modo l’afflusso sanguigno e favorendo una profonda purificazione tissutale e linfatica, apportando più ossigeno nei tessuti connettivali, favorendo una conseguente accelerazione del metabolismo cutaneo e di guarigione dei tessuti. Il taping estetico sfrutta quindi l’azione delle fasce come supporti funzionali. Ci tengo a sottolineare che, contrariamente a quanto spesso si sente dire, attraverso questa pratica non si immobilizzano i segmenti corporei, ma si consente un certo dinamismo controllato. A livello estetico si ha una rigenerazione delle fibre elastiche e dell'acido ialuronico molto più veloce, le tossine grazie alla stimolazione linfatica profonda vengono liberate, questo consente di rimuovere un’eventuale congestione di fluidi corporei, riducendo l’infiammazione. L’applicazione insieme al movimento del volto produce micro movimenti che si rimandano ai recettori cutanei e agli strati sottostanti, inviando stimolazione agli esterocettori e ai propriocettori a livello del sistema nervoso centrale in grado di generare una risposta muscolare riflessa. Il taping crea quindi una stimolazione che attraverso la pelle e il movimento indotto dal cerotto inviano un micro massaggio al tessuto fasciale connettivo».

Come fare il face taping

Sul web esistono tantissimi tutorial che spiegano come impiegare al meglio i tape per il viso in base al lavoro che si vuole effettuare sul proprio volto. Infatti, a seconda di come e in che punto questi vengono posizionati, il lavoro che questi vanno a fare sarà diverso. L'ideale è quindi rivolgersi a un esperto che sappia indicare esattamente in che modo andare a lavorare sui 52 muscoli del viso nel modo migliore in base alle proprie esigenze. In ogni caso, la Dott.ssa Morelli ha condiviso alcune linee guida di cui fare tesoro.

«I muscoli facciali sono suddivisi in 3 grandi gruppi: orbitale, articolare nasale e quello costituito da 11 muscoli. Quelli della testa, invece, si dividono in quattro gruppi principali: temporale, il muscolo a forma di ventaglio che riempie i lati della testa e aiuta la mascella a muoversi; buccinatore, il muscolo sottile situato all’interno della guancia; mentale; orbicolare della bocca, di forma circolare e interessa il contorno della bocca. Molte delle rughe che si presentano sul viso derivano da un’eccessiva attività muscolare, le cosiddette espressioni mimiche. Le applicazioni vanno fatte in maniera corretta, seguendo anche a livello domiciliare i consigli e le istruzioni che vengono date. Diversamente dal resto del corpo, il facetaping agisce su muscoli che hanno origini ed inserzioni molto corte e viene lasciato agire per 8/10 ore sul distretto facciale che si vuole recuperare. Praticato in maniera costante effettua una vera e propria ginnastica facciale, con risultati duraturi e prolungati nel tempo. Infatti, baipassando informazioni muscolari e articolari scorrette (come stringere i denti involontariamente durante la notte o corrugare il muscolo procero che si trova tra le sopracciglia), il taping facciale riesce a rimodulare il movimento corretto evitando lo stabilizzarsi di posture reiterate nel tempo che possono portare la ruga a stabilizzarsi. Nella medicina cinese, infatti, le rughe e le irregolarità della superficie del viso sono il risultato di uno squilibrio principalmente dei meridiani Yang visceri, di un deficit di sangue o di una presenza di calore che porta secchezza. Di conseguenza, si crea un problema legato al trasporto dei liquidi, il tutto riconducibile a stress fisico ed emotivo che affiora in superficie offuscando la bellezza della pelle. Per provare il taping da soli, il mio consiglio è di inziare con le rughe più semplici, le nasolabiali. Fate così: tagliate un pezzo di nastro della lunghezza sufficiente per coprire la piega, dividetelo in due parti e in altre due in modo da ottenere 4 striscioline larghe circa un centimetro l’una. Stondate gli angoli del nastro e, almeno un’ora e mezzo dopo la skincare serale, applicatelo dalla radice del naso seguendo la piega nasolabiale, senza tirare ma picchiettando. Per toglierlo al mattino bagnatelo con acqua e staccatelo, accompagnandolo in modo molto delicato. Per consentire agli effetti del taping di stabilizzarsi nel tempo, il mio consiglio è di applicare il tape tutte le notti per le prime due settimane. Per il mantenimento, si può continuare con due o tre volte alla settimana».

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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.