All'insegna del benessere e del relax, fare il bagno (o doccia che sia) può trasformarsi in un rituale anti-stress a cui molti – celebrities incluse – amano dedicarsi a inizio o fine giornata per allontanare i pensieri e ritagliarsi un momento esclusivamente per sè, in cui sciogliere le tensioni e prendersi cura di corpo e mente. Farlo – evitando di lavare i capelli in vasca per non rischiare di rovinarli –, richiede tanto l'atmosfera giusta, che può essere ricreata attraverso una playlist rilassante, un set di candele profumate e di oli essenziali che risveglino i sensi, come l'impiego dei giusti prodotti beauty. Per unire il dilettevole all'utile e uscire dalla vasca con una pelle morbida e ben detersa, assicurarsi di avere la giusta spugna da bagno è uno step imprescindibile. Disponibili in materiali e consistenze diverse, questi tool per la detersione devono essere scelti non fermandosi alla loro estetica o all'impressione di comfort che sanno dare a un primo sguardo, ma dopo un'attenta valutazione delle caratteristiche della pelle, oltre che delle sue esigenze.

La spugna da bagno: come sceglierla?

Suddivise in due principali categorie, le spugne da bagno si distinguono tra loro perché realizzate con materiali o di origine naturale, come la luffa e il konjac, oppure artificiale, ad esempio il silicone.

Le prime rappresentano un ottimo rimedio naturale, antisettico e antibatterico per esfoliare la pelle sotto l'acqua, da abbinare o sostituire ai più comuni scrub fai-da-te o presenti in commercio. La luffa, data la sua consistenza più ruvida, potrebbe risultare aggressiva in caso di pelle sensibile, perciò è meglio preferirle una più delicata come quella in konjac.

Spugne da bagno: come si usano?

Trattandosi di un materiale ad assorbimento, è importante assicurarsi di mantenere la spugna ben disinfettata, per esempio sfregandola con del sapone di marsiglia dopo ogni utilizzo e, dopodiché, immergendola per circa 20 minuti in una soluzione a base di acqua e aceto di mele. Mentre le spugne naturali hanno una durata di circa 4 settimane, quelle in silicone si detergono più facilmente e sono decisamente più durevoli, consentendo grazie alla loro doppia superficie (liscia e con setole) di eseguire un massaggio linfodrenante morbido e delicato. Un'alternativa alla luffa naturale, diventata una delle spugne da doccia più comuni, è quella in rete di luffa sintetica, utilizzabile per otto settimane se disinfettata con attenzione: la sua struttura a nido, infatti, può trasformarla in un covo di batteri.

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Alice Nardiotti

Non credo negli astri, eppure sono dannatamente Gemelli. Se chiedete alle amiche, mi definiscono saggia, io preferisco coi piedi per terra. Amo esplorare e viaggiare con le parole, le emozioni e i sensi, per questo scrivo anche di beauty.

Il mio passatempo preferito? Fermarmi a osservare quello che mi circonda e captarne l'essenza.