L'industria cosmetica non sarà tra le più inquinanti del Pianeta, certo, ma ha di sicuro fatto la sua parte. I problemi principali? Confezioni usa e getta, materiali poco ecologici e le emissioni legate al trasporto. Questioni ben note ai consumatori, che fanno sempre più pressione sulle aziende attraverso le loro abitudini di acquisto che, ovviamente, privilegiano prodotti green e rispettosi dell'ambiente. L'attenzione, in particolare, è rivolta al packaging e a tutti i modi per ridurne l'impatto ambientale. Dalla plastica riciclata e riciclabile, all'uso di cartone certificato FSC, la bellezza sostenibile 2.0 è fatta di contenitori che rispettano l'ambiente. L'ultima frontiera della sostenibilità? Utilizzare l'inchiostro di soia per il pack dei cosmetici. Estratto dai germogli di soia, è l'alternativa biologica al classico inchiostro, più facile da rimuovere, biodegradabile e prodotta con emissioni tossiche minime, nonché più facile da riciclare.

Inchiostro di soia: cos'è e a cosa serve?

La prima cosa da sapere sull'inchiostro di soia è che viene estratto direttamente dai germogli. Ecco perché si tratta di un'alternativa sostenibile e biodegradabile al normale inchiostro. Un prodotto di cui si conoscono i vantaggi da tempo: l'inchiostro di soia, infatti, è stato utilizzato per la prima volta negli anni Settanta dalla Newspaper Assosiation of America, che cercava un'alternativa per evitare l'inchiostro a base di petrolio, i cui prezzi erano lievitati. Dopo aver testato oltre 2000 formulazioni vegetali, la scelta ricadde sull'inchiostro di soia, che venne testato nel 1987 per The Gazette, in Iowa. Da allora, sono diventati quasi 10mila i giornali a utilizzare l'inchiostro di soia, che si è rivelato un ottimo alleato per la stampa delle etichette, anche cosmetiche.


Cosa significa scegliere un pack sostenibile?

Un prodotto si può considerare sostenibile quando non contribuisce all'inquinamento dell'ambiente. Un problema che riguarda strettamente il packaging, che deve essere realizzato con materiali biodegradabili o ottenuti da fonti riciclabili. I materiali alternativi in fase di sperimentazione sono molti, pronti a sostituire metallo, vetro e cartone. Un esempio è il bamboo, rinnovabile, resistente e in grado di assorbire moltissima anidride carbonica. Ad attirare l'attenzione è stata anche la canna da zucchero, ecosostenibile e dalla rigenerazione veloce, che può essere ottenuta attraverso la lavorazione dei sottoprodotti agricoli.

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Beatrice Zocchi

Beauty addicted per vocazione, ho fatto della ricerca della skincare perfetta una missione. Amo scovare nuove tendenze, ma non chiedetemi di tingermi i capelli. Mai sottovalutare il potere della bellezza: il rossetto giusto può cambiarti la giornata.