Avere unghie sempre perfette? Non tutte lo ammettono, ma è un po’ il guilty pleasure di ogni donna. Destinate naturalmente a crescere, settimana dopo settimana, alla pari dei capelli, anche le unghie meritano di essere adeguatamente curate, con uno speciale spazio all’interno della propria hand care routine. Vuoi il proliferare di accattivanti nail art su TikTok e gli altri social, vuoi la sempre maggiore disponibilità di tecniche di manicure, per mani in ordine e in grado di durare più a lungo, fatto sta che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura l’interesse per il refill unghie.

Cosa si intende per refill unghie

Ci sono le nail art più fantasiose, quanto gli smalti semipermanenti ben più tecnici e stesi a tinta unita, la ricostruzione unghie in gel o acrilico e il refill. Fatto sta che, in una miriade di termini ben differenti, all’interno del ricco mondo della cura unghie, è difficile – per lo meno per le meno esperte – comprendere quale sia il trattamento mani più adatto per sé. Ecco allora il piacere di Cosmopolitan nel prodigarsi alla spiegazione di quella che è una delle più apprezzate e gettonate tecniche per unghie sempre ordinate e perfette, il refill unghie. Di cosa si tratta.

Con il termine refill unghie si fa riferimento ad una particolare tecnica di messa in posa del letto ungueale, delle cuticole e delle successive colorazioni in smalto, utilizzata per prolungare (da lì il termine “refill” quindi “rimpolpare”) la bellezza di una ricostruzione in gel o acrilico, sicché duri qualche settimana in più, senza troppe sbavature o ritocchi di nail art, ma soprattutto senza una visibile e antiestetica ricrescita. Con refill unghie si intende infatti un mix di operazioni volte al ritocco diretto della zona del giro-cuticole, sicché esse non si vedano, facendo apparire lo smalto come nuovo e la ricrescita come inesistente. Pur essendo possibile una sua replica anche tra le mura domestiche, il refill unghie può tuttavia nascondere qualche insidia, rendendo il passaggio privo di problemi e complicazioni, se svolto da personale onicotecnico professionista.

Qual è la differenza tra refill unghie e ricostruzione

Dopo aver spiegato a brevi linee che cosa si intende per refill unghie, dovrebbe quindi anche essere piuttosto chiaro che cosa lo differenzia da una ricostruzione delle unghie in gel o acrilico. Mentre quest’ultima, prevede la realizzazione completa di un’unghia ex novo, il refill unghie, detto anche riempimento, altro non è che un pratico ritocco della ricostruzione stessa che, per effetto del tempo, ha subìto un’antiestetica ricrescita. Il refill unghie prevede la riapplicazione del gel o dell’acrilico sulla parte dell’unghia colpita da ricrescita – in genere quella finale più vicina al giro-cuticole – restituendo così alla completa manicure un’allure perfetta, ordinata e in posa.

Il refill unghie spiegato in 3 step

Seduta onicotecnica prenotata, ecco tutti i passaggi di refill unghie che il o la professionista eseguirà con cura e attenzione sulle vostre mani.

La limatura

Il refill unghie inizia con la prima fase di attenta limatura volta a rimuovere il top coat e la colorazione smalto, posti proprio in sede alla zona di ricrescita. In genere questo passaggio viene svolto dal professionista onicotecnico con l’aiuto di una pratica e precisa lima elettrica o di una fresa. Non solo rimuovere il colore steso in precedenza. La prima fase di refill unghie dedicata alla limatura, è essenziale anche per ridurre al minimo il dislivello che si viene così a creare tra la ricrescita dell’unghia al naturale e quella invece lavorata con la ricostruzione in gel. Qualche ritocco alla forma delle unghie (evitando di tagliarle, a meno che non siano troppo lunghe) e la prima fase di refill può terminare con il cambio di punta diamantata della lima elettrica o fresa in una di tipologia buffer, per la rimozione delle nuove cuticole. Può essere utile in questo senso, il lavorio di uno spingicuticole.

Il ritocco della base in gel

Sistemata adeguatamente, e a seconda del proprio gusto, la base e forma delle unghie in gel, è ora il momento di coprire quell’antiestetica ricrescita formatasi con il lento trascorrere delle settimane. Quali prodotti utilizzerà l’onicotecnica per il refill unghie? Innanzitutto un primer, steso solo sulla ricrescita dell’unghia naturale. In un secondo step, passerà invece alla copertura del letto ungueale con nuovo gel che, seguendo le medesime tecniche di una ricostruzione, verrà catalizzato con l’aiuto di un’apposita lampada UV. Dato che lo scopo del refill unghie è quello di eliminare lo stacco netto che si viene a creare tra gel e matrice naturale, si procederà quindi con un terzo e ulteriore step, volto ad applicare un secondo strato di gel a ricreare la curva C che copre la matrice.

La stesura del colore

L’ultimo step del refill unghie presuppone il ritocco attento dello smalto e della fantasia scelta per la propria nail art. Per poi sigillare l’intera manicure con un top coat ad effetto lucido.

Cosa succede se il refill unghie è con l’acrilico

Come accennato in precedenza, il refill unghie può essere realizzato in due differenti modalità, a seconda della tipologia di ricostruzione scelta, sia essa in gel o con acrilico. I passaggi spiegati sinora hanno fatto chiaro riferimento al riempimento della matrice naturale dell’unghia con il gel, ma cosa succede invece con l’acrilico? In questo caso è necessario procedere alla stesura del costruttore acrilico (in genere di tonalità rosata o trasparente) sull’intera unghia, per poi ricreare in egual modo del gel, il riempimento della curva C della ricrescita. Infine stendere il colore acrilico scelto per la propria nail art.

Ogni quanto fare il refill unghie e range di prezzo

Quale intelligente stratagemma, proposto da estetiste e onicotecniche, e scelto da sempre più numerose amanti di nail art, il refill unghie toglie l’imcombenza (tanto per il benessere dell’unghia, quanto del proprio portafoglio) di dedicarsi troppo di frequente a sedute di ricostruzione unghie in gel o acrilico. Data la ricostruzione stessa che dura circa 20-25 giorni, prima di mostrare i primi segni di ricrescita, il refill unghie è quindi consigliato già a partire dalla terza settimana di nail art, entro e non oltre i primi giorni della quarta. Questo per evitare che la porzione di ricrescita e il giro-cuticole, siano così troppo ampi da non prevedere intervento, se non quello di una ricostruzione ex novo. Il passaggio del refill unghie può essere ripetuto in questo modo sino a 3 o 4 volte, prima di rendere necessaria e imprescindibile la ricostruzione dell’unghia. Proprio perché il refill unghie prende sotto la sua ala di lavoro una porzione di unghie minore, il suo prezzo è sensibilmente più economico rispetto a quello della ricostruzione completa, con cifre che oscillano in un range di 20,00 – 30,00 euro, a volte addirittura 15,00 euro, a seconda della zona in cui il servizio è proposto.