Segni d’inchiostro impressi sulla pelle per valorizzarsi e non più per nascondersi. Quante volte avete rinunciato a quel tatuaggio che vi piaceva tanto perché non stava bene sul vostro corpo, magari perché evidenziava un rotolino di grasso in più o qualche chilo di troppo. E per evitare di sentirvi osservat* e giudicat*, avete riposto il disegno tanto desiderato nella scatole delle cose da dimenticare. Bene, le cose stanno finalmente cambiando, anche nel mondo dei tattoo: parliamo dei tatuaggi che valorizzano i rotolini sulla schiena.

instagramView full post on Instagram

Tutto parte da Carrie Metz-Caporusso, tatuatrice dal 2013. In anni di esperienza e corpi tatuati, si era resa conto che ogni cliente esprimeva chiaramente il desiderava di avere un ricordo indelebile sulla schiena, solo dopo aver perso peso. Come se quella parte del corpo fosse accessibile solo a* magr*, con una schiena liscia e definita, e automaticamente off limits per chiunque in sovrappeso, a causa dei rotolini di grasso. Da qui la voglia di ideare un disegno per valorizzarli. Anche perché non si può scegliere dove tatuarsi in base al peso. L’intuizione: giocare con le pieghe e “ricamarci” sopra, intorno e all’interno dei fiori arrotolati.

Così, delicati boccioli hanno iniziato a prendere vita su corpi che rivendicavano il loro diritto di esistere. Ogni disegno è realizzato su misura per adattarsi alle pieghe dei rotoli del corpo, celebrando quella parte in tutta la sua bellezza. Ma attenzione non ci sono solo fiori. Le pieghe possono essere usate per realizzare tatuaggi paesaggistici, utilizzando le naturali forme per ricreare il bordo di un lago, bellissime onde vorticose che emergono e scorrono con i rotoli o come parte integrante di un’opera d’arte. E chissà magari in futuro come linee di confine, in corpi che non hanno più limiti.

Questo segna un grosso cambiamento nell’industria del tatuaggio, considerato per molti un ambiente tossico dove la grassofobia dilaga. Allora se i tatuaggi vengono fatti per evidenziare, iniziamo a dire basta anche a quelli usati per coprire smagliature, cicatrici o macchie della pelle. Un po’ come cantava Jovanotti “ho una cicatrice, sembra un tatuaggio, sai che cosa dice? Avanti coraggio!”. Ora Carrie Metz-Caporusso ha voluto mandare un messaggio non solo di positività ma soprattutto di neutralità: bisogna capire che avere un corpo grasso o magro non è un male e non è un bene. È semplicemente esistere. E per iniziare a godersi l’esistenza non è necessario cambiare se stessi. Bisogna solo sentirsi liberi di farlo.