Lo abbiamo toccato con mano con il mom shaming ma è un fenomeno visibile ad occhio nudo sotto tutti, ma proprio tutti, i post di Instagram: l'hating nella sua crudeltà è un fenomeno democratico, cioè non esiste in natura un trucco per esserne esenti. Se non mostri nascondi, se mostri troppo ostenti, se sei troppo in forma stai propinando un esempio irreale, se lo sei poco sei orribile e inguardabile. Ecco perché non ci stancheremo mai di denunciare questa pratica tossica e di incoraggiare il self love (vedi il nostro progetto #TheReelMe per promuovere l’autenticità e la libertà di raccontarsi su Instagram ndr). Per questo l'intervento di Rosalinda Cannavò contro i leoni da tastiera inferociti sul suo fisico "lievitato" cit, dopo l'esperienza al Grande Fratello Vip merita più di una riflessione.

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Body shaming come quello contro Zac Efron di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, ma che in questo caso diventa ancora più becero e atroce. Perché Rosalinda quando ancora era Adua del Vesco ha sofferto di anoressia, ne ha parlato a più riprese davanti alle telecamere del GF Vip. Ha raccontato in tv di quando era "uno scheletro" arrivando a pesare 32 chili e di quella "voce che ti martella" e non ti abbandona mai anche se con il tempo "impari a gestirla". Ma gli haters non si fermano davanti a nulla, e così via di commenti sui chili di troppo, sulla circonferenza di girovita e delle cosce, sul prima e il dopo, disquisizioni su un fisico adatto o meno a Instagram, il tutto senza il minimo pudore e il pensiero di andare a pungolare quella maledetta voce. Rosalinda però è più forte di Adua, e questa volta ha tirato fuori gli artigli mettendo in chiaro giusto due cose.

"C’è chi ti attacca sull’aspetto fisico, c’è chi vigliaccamente cerca di mettere il dito nella piaga. In quella più dolorosa per vederti cadere giù. In passato mi chiedevo spesso quale fosse la ragione di così tanta cattiveria, di come si possa sfiorare dei tasti così sensibili”, ha scritto in una storia su Instagram Rosalinda parlando chiaramente degli attacchi che subisce quotidianamente (qui sopra un esempio), "ad oggi mi faccio una grossa risata e sapete perché? Perché sono fiera di me, del lavoro che faccio giornalmente su me stessa. Di me come donna, lavoratrice, amica, figlia e sorella, persino come fidanzata. Tant’è che ormai gli attacchi sul mio fisico non sono più cazzotti in pieno volto, ma una consapevolezza di quanto 'sono più di un solo corpo'".

"So che la mia testa vale molto molto di più in confronto a cattiverie gratuite che voi, cari leoni da testiera, mi fate giornalmente", ha poi chiosato la 28enne, lasciando il pezzo forte della sua missiva (al cosmo) al post scriptum. "Questo messaggio è dedicato a tutti voi che continuate a scrivere messaggi privati, commenti spiacevoli a me e alle persone a me vicine. Ho kg in più di felicità e amore per me stessa". Tiè.

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Monica Monnis

Web editor dal 2009, con la laurea in lettere moderne e comunicazione ho coltivato la passione per la scrittura che si è poi incastrata alla perfezione con l'interesse per il mondo scintillante delle celebs nato più o meno ai tempi di Justin e Britney. Talento nascosto? Conosco le battute di Sex and the City a memoria. Guilty pleasure? I teen movie e la panna nella carbonara.