Sempre più casi di meningite stanno occupando, mese dopo mese, la cronaca dei telegiornali. Ma quali sono i sintomi della meningite? Come si cura? Ci si può difendere?

La meningite è una malattia infettiva causata all'infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello. I sintomi della meningite sono simili a quelli di una influenza, ma l'infiammazione delle meningi si ripercuote sul cervello e può causare conseguenze gravi come sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, epilessia, fino a causare la morte.

Cause della meningite

Le principali cause di meningite sono le infezioni virali, batteriche o fungine, causate da funghi.

La meningite batterica è la più pericolosa. Esistono diversi tipi di batteri in grado di provocare la meningite batterica: nei neonati sono gli streptococchi del gruppo B, l'Escherichia coli e la Listeria monocytogenes.

Nei bambini più grandi e negli adulti le cause più frequenti sono lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e la Neisseria meningitidis (meningococco). Quest'ultimo è l'agente batterico responsabile della forma di meningite più temuta. Estremamente aggressivo, è in grado di uccidere in meno di 48 ore. La gravità della meningite batterica è più elevata in età pediatrica: gli esiti neurologici permanenti (sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, epilessia) si manifestano nel 30-35% dei casi; la mortalità nel 5-10% dei casi.

Le forme di meningite virale o fungine sono le più frequenti, ma anche quelle generalmente a decorso benigno e con esiti meno gravi.

Come si trasmette la meningite?

Come una banale influenza. Attraverso la tosse, gli starnuti, o semplicemente parlando, le persone espellono eventuali virus. L'inalazione di questi agenti infettivi, da parte delle persone che sono nelle vicinanze (entro uno/due metri), può comportare la trasmissione del batterio, del virus o del fungo responsabile dell'infezione.

Una volta che è stato inalato, l'agente infettivo può limitarsi a provocare una semplice infezione delle prime vie respiratorie, ma può anche diffondersi nel sangue e raggiungere le meningi. Solo se raggiunge le meningi, ha la possibilità di provocare meningite.

Il periodo d'incubazione dipende dall'agente infettivo. Le meningiti batteriche si manifestano nei 3-10 giorni successivi al contagio. Le meningiti virali dopo 3-6 giorni dall'infezione; mentre le meningiti fungine dopo pochi giorni e fino a un mese.

Meningite sintomi e diagnosi

La sintomatologia della meningite comprende febbre alta, confusione, irritabilità, vomito, irrigidimento del collo, mal di testa, senso di torpore, battito cardiaco rallentato ed eventuali episodi compulsivi. È molto importante riconoscerne i sintomi, perché fare una diagnosi immediata può salvare la vita: il trattamento deve aver inizio il primo possibile.

In genere, per una vera e propria diagnosi di una meningite sono fondamentali un esame obiettivo accurato da parte di un medico, esami del sangue, esame del liquido cerebrospinale e test radiologici.

La cura della meningite

A seconda della diagnosi, il medico prescriverà il trattamento farmacologico più idoneo a base di antibiotici, antinfiammatori e analgesici. Non sempre però questi trattamenti evitano le conseguenze più gravi.

Il vaccino come unica forma di prevenzione della meningite

Oltre alle generiche misure preventive, come quella di evitare luoghi sovraffollati, lavarsi spesso le mani, l'unica misura veramente sicura ed efficace è la vaccinazione.

In Italia, i vaccini disponibili per la prevenzione della meningite sono:

il vaccino contro l'emofilo, che rientra tra i vaccini raccomandati dal Ministero della Salute e viene somministrato dai servizi sanitari pubblici ormai dal 1995;

il vaccino contro lo pneumococco, per adulti e bambini;

e il vaccino contro il Meningococco di tipo C (per il B non esiste al momento vaccino). Anche questo per adulti e bambini.

Va precisato comunque che non è possibile acquisire un'immunità completa per questa malattia, perché non sono disponibili i vaccini per le forme meno comuni. Ad ogni modo, per una adeguata forma di prevenzione attraverso i vaccini, è utile consultare il proprio medico per valutare eventuali rischi e benefici.