Mahmood è al settimo cielo: «Non dormo da tre giorni», ha confessato sul divano di Silvia Toffanin a Verissimo durante la puntata di domenica di 18 febbraio su Canale 5. Ne ha tutti i motivi: il brano che ha presentato al Festival di Sanremo (dove aveva già vinto nel 2019 e nel 2022), "Tuta gold", è al primo posto tra il più ascoltato in radio e streaming. E quando ha annunciato la tappa al Forum di Milano – per la prima volta – è arrivato il sold out in 24 ore. «Scoprirlo è stata una botta al cuore, come un lampo, allora ho aggiunto tre altri palazzetti e una seconda data ad Assago».

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Il tour dell’album Nei letti degli altri, con molte collaborazioni, partirà dall’estero il prossimo aprile. Durante il programma ammette che non ci ha creduto fino all’ultimo. Dietro le quinte della kermesse canora prendeva la camomilla e ha perso quattro chili, mentre il quartetto sardo che lo accompagnava sul palco, i Tenores di Bitti erano sereni a sorseggiare una birra.

«L’affetto del pubblico – commenta Mahmood – non lo do mai per scontato. E (a Sanremo, ndr) ci sono tante canzoni fortissime. Quando io ho l’ansia spingo fino al massimo e a questo album ho lavorato per due anni e mezzo e nel momento in cui viene condiviso con il pubblico provo grande adrenalina».

Sui complimenti della conduttrice per la coreografia della gara canora sanremese, il cantautore scherza: «Non ho mai ballato – precisa – tranne quando io e mio cugino per due anni abbiamo fatto un corso di hip hop e poi andavamo in discoteca».

Adesso si trova a un altro stadio della vita e della carriera (sull’argomento “amore” riesce a dribblare le domande incalzanti), uno in cui prende la distanza dai dolori del passato e cerca di superarli anche con l’aiuto di una figura esperta.

«"Tuta gold" - spiega Mahmood - racconta la corazza che mi sono creato in questi anni, senza accorgermene, non solo per la relazione con mio padre ma per tanti eventi che sono successi. Come la casa in cui ero in affitto a 27 anni e che ha preso fuoco con il palazzo. Per carattere non esprimo quello che provo a voce, mi viene più facile farle uscire scrivendole. Il disco è stato come una seduta e sono davvero soddisfatto e carico perché in questo disco ci ho messo davvero il cuore».