È il cantante della pioggia e tutti lo abbiamo conosciuto soprattutto per la sua ultima performance sul palco di Sanremo 2023, dove si è esibito con "Supereroi". Un anno importantissimo per l'autore di "Fiori di Chernobyl" e "Meteoriti", da poco uscito con "La fine del mondo" in coppia con il giovane ex concorrente di amici Sangiovanni: complice il successo ottenuto con il terzo posto al Festival condotto da Amadeus, entrato nella memoria collettiva per l'esibizione insieme a un gruppo di bambine e bambini che hanno cantato insieme a lui. Ma chi è Mr. Rain, all'anagrafe Mattia Balardi?

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La biografia di Mr. Rain

In arte Mr. Rain, Mattia Balardini nasce sul Lago di Garda, a Desenzano, dove trascorre la maggior parte della sua adolescenza e dove inizia ad appassionarsi al mondo della musica, che approccia a 18 anni, esibendosi con le sue prime canzoni e suonando il pianoforte. Forse non tutti sanno, o si ricordano, che Mr. Rain ha partecipato alle audizioni X Factor 13, che quell'anno vedeva in giuria Morgan, Mika, Simona Ventura ed Elio, condotto da Alessandro Cattelan: da lì la possibilità di aprire i concerti di alcuni artisti italiani come Emis Killa, Fedez e Salmo. Classe 1991, oggi il cantante ha 32 anni e una carriera musicale che si ispira a Eminem, suo riferimento musicale e di stile, infatti è per lui che si è tinto i capelli biondo platino.

Mr. Rain e il suo periodo difficile

Mr. Rain (l'artista che scrive solo quando piove, perché si sente più ispirato) non ha mai nascosto il suo lato più oscuro, fatto anche di momenti di grande difficoltà. Come aveva raccontato a noi di Cosmopolitan nell'intervista seguita al successo di Sanremo, Mr Rain si pone contro la narrazione stereotipata dell'uomo che non mostra segni di cedimento e nelle sue canzoni racconta come le sue fragilità sono diventate la sua forza. Non ha mai nascosto di aver attraversato un profondo periodo di difficoltà, dove ha combattuto con la depressione: in questo periodo ha scritto alcuni dei suoi più importanti successi come "Fiori di Chernobyl", "I grandi non piangono mai", "La somma", "Meteoriti" e che poi ha visto un lungo momento di silenzio che si è concluso con la sua candidatura a Sanremo 2023, un momento importantissimo per la sua carriera e per la sua vita personale. Ed è proprio ora, con quel periodo duro alle spalle, che riesce a diffondere il messaggio, oggi, per lui più importante: non avere paura di chiedere aiuto.

Dal palco del Concertone del Primo Maggio, dove ha cantato insieme a nomi noti come Rocco Hunt, Carl Brave, Lazza, Coma Cose, Tananai, Ariete e molti altri, Mr. Rain aveva parlato proprio dell'importanza di questo tema. «Lo scorso anno da questo palco ho parlato di salute mentale. Dovrei parlare di altro probabilmente oggi, per non rischiare di essere ripetitivo, ma in un anno mi rendo conto che non è cambiato nulla. Farsi aiutare è ancora una scelta che spaventa tanti e che purtroppo oggi, in pochi si possono permettere. Non è giusto. Nostro dovere è tenere sempre una luce accesa su questo argomento, perché le guerre silenziose, quelle che ogni giorno combattiamo dentro di noi, sono le più subdole. Trovate conforto nell'abbraccio di un amico, di un parente...e pretendete di poterlo avere anche da parte di uno specialista. La salute mentale è nostro diritto».

Mr. Rain ha raccontato di sè anche al #CosmoIAM, l'evento di Cosmopolitan a Milano, alla Fabbrica del Vapore: ««Ho vissuto circa due anni un periodo molto cupo in cui mi dativo fuori luogo mi sentivo l’unica persona al mondo a sentire certe cose, per delle barriere che mi ero messo io. Avevo vergogna di spiegare come mi sentivo e cosa mi passava per la testa. Sono riuscito a chiedere aiuto ai miei cari e a professionisti. Cosi ho scoperto un mondo che non voglio abbandonare. Voglio continuare a studiare me stesso e mostrare chi sono. Togliere la mia armatura. Sono le fragilità che ti valorizzano, e quando lo capisci ti cambia la vita. Torni in sintonia con te stesso».