Michael Kors è attivo nel fashion business fin dagli anni Settanta. Secondo lo stilista americano, celebre per i suoi design semplici e pensati per la vita di tutti i giorni, l'esistenza spesso frenetica che conduciamo al giorno d'oggi influenza le nostre scelte nel campo della moda.

«I confini del mondo della moda sono caduti ormai. Se una volta i newyorkesi erano gli unici a vivere una vita frenetica e veloce, oggi la stessa cosa accade anche a chi vive ad esempio a Pocatello, nell'Idaho. È possibile abitare in una cittadina del Sudafrica eppure essere perennemente collegati con il resto del mondo. Tutti viaggiamo, anche solo virtualmente. Siamo su internet, sappiamo cosa succede negli altri posti, viviamo una vita veloce», ha spiegato durante un evento organizzato la scorsa settimana dall'associazione Friends of The Costume Institute.

«Un tempo esisteva l'idea che la moda americana fosse sportiva mentre quella inglese era particolare, quella francese era elegante e quella giapponese all'avanguardia. Oggi tutto questo non esiste più, poiché conduciamo tutti esistenze piuttosto simili tra loro. Ma abbiamo inventato uno stile che segue questa velocità».

Tra gli altri aspetti che hanno trasformato il mondo della moda negli ultimi decenni, c'è senz'altro anche l'abitudine degli stilisti ad essere più disponibili, dei veri e propri personaggi mediatici pronti a concedere decine di interviste in occasione di ogni sfilata.

«Gli stilisti che non concedono interviste farebbero meglio ad affidarsi ad un business partner che lo faccia per loro», ha aggiunto Kors, come riportato da WWD.

«Cosa bisogna fare per sopravvivere nel mondo della moda? Bisogna fare tutto. Bisogna essere creativi, empatici, decisi e costanti, ma anche dotati di personalità e sense of humour».

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