Charlotte Gainsbourg ama mettersi alla prova in progetti controversi, come il film di Lars Von Trier «Nymphomaniac», che racconta la storia di una donna che confessa il proprio passato sessuale e contiene scene di violenza e sadomasochismo. La 42enne si dice non estranea ai temi dell’abuso.

«Mi piacciono», ha detto delle scene più violente nell’ultima edizione di Marie Claire.

«Probabilmente sono un po’ masochista. Ma siamo onesti, lì il dolore lo fingo soltanto. So che stiamo recitando. Ma nella vita reale abuso di me stessa con grande facilità. Mi piacciono le critiche. Tutto ciò che è difficile o negativo è qualcosa di apprezzabile per me, fino a un certo punto».

La star preferisce tenersi lontana dai riflettori e per questo a volte è stata considerata timida.

«Non credo di essere mai stata timida», ha puntualizzato.

«Per tanto tempo ho trovato conveniente lasciarlo credere, come forma di difesa. Più che timida allora direi che spesso non mi sento a mio agio».

La Gainsbourg ha poi ammesso di voler molte volte provocare con le sue discusse scelte professionali. Del resto, se non si fosse «spinta fino al limite», sente che si sarebbe annoiata.

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