Stella McCartney, figlia dell’ex componente dei Beatles Paul, non è solo una stilista, ma anche una vera e propria attivista, proprio come suo padre e sua madre Linda, scomparsa nel 1998.

La star ha infatti fondato un’azienda che crede nel rispetto della natura e degli animali, e che a suo parere non ha affatto bisogno di usare pelli e pellicce per imporsi nel mercato come un grande brand.

«Non appena metti piede in un negozio di articoli di lusso, stai già subendo il lavaggio del cervello», ha dichiarato al magazine tedesco Stern. «Entri dentro, vedi uno o due scaffali di roba mezzo vuoti e qualche borsa di pelle. Tutto qui. La maggior parte delle case di moda non vende abiti molto facilmente. Sopravvivono solo grazie agli accessori. Sai che 50 milioni di animali muoiono per l’industria della pelle e delle pellicce? Non è giusto!».

La 42enne inglese parla anche dell’infanzia di suo padre, quando prima di diventare uno dei bassisti più famoso al mondo, viveva in povertà e non poteva permettersi di pensare ai vestiti.

«Erano i bambini del dopoguerra e non avevano abbastanza da mangiare», ha continuato. «Mio padre, per esempio, non sapeva nemmeno cosa fossero le banane! E poi, quando sono diventati i Beatles, non avevano più tempo di pensare al cibo. Stavano sul palco per 3 ore e per il resto facevano feste. Non si diventa certo grassi vivendo così!».

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