Di recente Justin Bieber è stato duramente criticato a causa dei suoi atteggiamenti controversi e sopra le righe, ma secondo il 19enne si tratterebbe semplicemente di errori umani e comprensibili.

«Faccio errori mentre cresco come chiunque altro, non sono perfetto e non sono un robot. La gente dimentica che sono anche io un essere umano, quindi devo fare degli errori e usarli per migliorarmi e maturare, e questo è proprio ciò che intendo fare», ha dichiarato durante un'intervista telefonica con Ryan Seacrest.

«Le persone non mi vedono veramente, e non capiscono che sono un tipico ragazzo di 19 anni».

Negli ultimi sei mesi Bieber ha girato il mondo con un tour composto da circa 150 date, ed è sempre stato nel mirino dei media che cercano di coglierlo in fallo.

Ad esempio, a Brisbane, la popstar e il suo entourage sono stati fermati all'aeroporto per presunto possesso di marijuana, e la notizia ha fatto velocemente il giro del mondo.

«Sto diventando un uomo, ma per adesso ho 19 anni, devo ancora trovare me stesso. Avere i media contro ogni giorno non è meno stressante dal punto di vista psicologico ed emotivo dell’essere vittima di bullismo a scuola. Queste persone mi affibbiano nomignoli poco edificanti e dicono cose senza sapere se sono vere o meno», ha aggiunto il giovane.

Infine, parlando del suo documentario di prossima uscita «Believe», Bieber si è detto speranzoso che la pellicola possa riabilitare la sua immagine con il pubblico.

«Penso che questo film mostri chi sono veramente, e che ciò che desidero è aiutare la gente ed essere d'ispirazione per il mondo intero», ha spiegato, prima di concludere con una breve panoramica sulle proprie ambizioni per il futuro.

«Vorrei diventare un giovane magnate. Desidero che le persone mi rispettino non solo per la mia musica ma anche perché sono capace di prendere le giuste decisioni. A volte però, per arrivare a quello, devi prima fare qualche scelta sbagliata».

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