Nel corso di quest’anno Lady Gaga ha più volte colto l’occasione per scagliarsi contro il governo russo colpevole di discriminare gli omosessuali. Oltre ai discorsi sul palco, la star ha attaccato il Paese di Putin durante il varietà di Alan Carr, in onda venerdì scorso, prendendo spunto dal recente outing fatto dal campione di nuoto Tom Daley.

«Non credo che dovremmo andare alle prossime Olimpiade, assolutamente!», ha dichiarato la diva di «ARTPOP». «Non voglio che la mia opinione venga fraintesa, considerando tutti i fantastici atleti e i campioni che si stanno allenando per l’evento. Voglio dire che non vorrei togliere nulla al duro lavoro che stanno facendo, ma credo sia del tutto sbagliato che così tante nazioni spendano soldi e contribuiscano all’economia di un Paese che non sostiene i gay».

La 27enne americana è stata in prima persona vittima di questa discriminazione l’anno scorso, durante il tour «Born This Way», quando le era stato intimato di lasciare la nazione dopo aver gridato “Sono gay, arrestatemi” sul palco.

«Okay, ora sono seria, non è solo il fatto che il governo è contro i gay, ma in Russia vengono picchiati e usano lo spray al peperoncino contro di loro», ha continuato. «Ero davvero contenta di essere lì, perché ho pensato fosse un posto importante per diffondere il messaggio del mio album, ma mi ha reso molto triste vedere il dolore dipinto sui volti dei ragazzi gay in Russia».

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