Giancarlo Giammetti è un fotografo di successo e da 12 anni è socio in affari, collaboratore e compagno del grande stilista Valentino.

La sua opinione sul business della moda è molto precisa e, a costo di suonare «volgare», l’artista non nega che nell’industria il denaro è al di sopra di tutto.

«Per me, personalmente, si tratta di soldi, alla fine dei conti», ha confessato durante un’intervista con vogue.co.uk.

«Non mi interessano i riconoscimenti, tantomeno quante copertine delle riviste riusciamo ad ottenere. Non potrei permettermi un ufficio solo con quelli».

Il celebre imprenditore ha appena celebrato l’uscita del suo libro autobiografico intitolato «Private: Giancarlo Giammetti», che attraverso foto e interviste esclusive ripercorre la sua vita come braccio destro e partner di uno dei più illustri stilisti di tutti i tempi.

Nel corso della sua carriera Giammetti ha frequentato anche celebri personaggi dello spettacolo, come Elizabeth Taylor e Andy Warhol, ed è un esperto conoscitore dei trend socio-culturali che hanno caratterizzato le diverse epoche.

«Nella società le donne degli anni Settanta e Ottanta erano figure forti, icone di stile. Oggi sono molto più rilassate. La gente si interessa molto meno di queste cose», ha spiegato. «Vai da (Marie-Hélène, ndr) de Rothschild a Kim Kardashian; dov’è la differenza? Non c’è alcuna differenza. Tutti la vogliono, proprio come tutti volevano andare ai party della De Rothschild».

Giammetti parla anche di come la scena fotografica sia cambiata, ed è egli stesso un fan del noto sito di photo-sharing Instagram.

«Hai la possibilità di condividere foto. Sai, Andy (Warhol, ndr) era un gran sostenitore delle Polaroid. Con lui non facevi altro che lanciare le foto sul tavolo, scambiarle e condividerle. E la stessa cosa succede con Instagram, oggi. Mi mancano le Polaroid, però. Forse perché ci vivevo con quelle, sempre. Quando non faccio foto con il mio telefono uso una Hasselblad Instamatic», ha concluso.

© Cover Media