Un tema di scottante attualità. Papa Francesco ha introdotto alcune profonde novità in ambito di procedure di annullamento del matrimonio canonico, una autentica rivoluzione per quel che concerne il diritto matrimoniale: sia per quel che riguarda le nozze celebrate in Chiesa, sia per quelle celebrate in Comune. Una riforma nata per snellire il processo canonico, per ridurre i tempi e per scongiurare il rischio di doppie sentenze.

Per comprendere appieno le riforme introdotte da Papa Francesco bisogna innanzitutto precisare che l'annullamento del matrimonio non corrisponde al divorzio, ma cancella totalmente il sacramento, come se esso non fosse mai stato celebrato per mancanza di requisiti fondamentali. Il divorzio, viceversa, rappresenta lo scioglimento del matrimonio, fino a quel momento, totalmente valido. Da qui possiamo già individuare una differenza sostanziale tra annullamento del matrimonio e divorzio: per ottenere l'annullamento non è assolutamente necessario richiedere la pregressa separazione dei coniugi.

Altro concetto da tenere bene a mente è che esistono alcune differenze sostanziali tra il matrimonio civile e il matrimonio celebrato in Chiesa.

Le condizioni per richiedere l'annullamento del matrimonio

Il matrimonio civile può essere dichiarato nullo per ragioni legali, come ad esempio quando le nozze riguardano minori di 18 anni, o sono viziate da bigamia o stato di parentela tra i promessi sposi. Esistono anche altri casi per cui un matrimonio civile può essere considerato nullo, come ad esempio una condanna per omicidio o tentato omicidio dell'altro coniuge; l'interdizione o la incapacità di intendere e di volere di uno dei due sposi; esistenza di una malattia psichica o fisica di uno dei due coniugi; vizi di consenso di uno dei due coniugi; o anche se la donna è incinta di un'altra persona.

Invece, il matrimonio concordatario, ovvero quello celebrato in Chiesa, può essere annullato anche per ragioni differenti da quello civile come ad esempio la riserva mentale, ovvero il tacere le proprie ostilità rispetto l'indissolubilità del matrimonio o il fine di procreare.

Il procedimento per ottenere l'annullamento del matrimonio

Stabilite queste differenze, guardiamo da vicino il procedimento per ottenere l'annullamento del matrimonio civile: nel caso in cui sia una scelta di comune accordo, basterà proporre un'azione congiunta al giudice e laddove le ragioni siano conformi alla legge e rispettino la salvaguardia dei figli. Se invece le due parti sono in disaccordo, sarà necessario proporre una normale causa civile, con la parte proponente che cita la controparte in tribunale, come qualsiasi altro progetto.

Una delle riforme di Papa Francesco riguarda proprio questa parte: prima di raggiungere la delibazione, ovvero il recepimento delle sentenza, non è più necessaria la duplice pronuncia dei tribunali ecclesiastici, creando così un notevole snellimento dei tempi.

Qualora il matrimonio sia stato consumato anche in chiesa, però, sarà necessario che il Giudice ecclesiastico dichiari la sentenza di annullamento canonico. Dopo la sentenza ecclesiastica di annullamento, in base a un accordo stipulato tra Stato Italiano e Vaticano, uno dei coniugi dovrà rivolgersi alla Corte d'Appello per estendere anche all'ordinamento italiano la sentenza del tribunale ecclesiastico.

La questione dei figli

Altra materia su cui ci si è interrogati è la questione figli: i figli nati nel corso del matrimonio successivamente dichiarato nullo, conservano ugualmente diritti e doveri nei confronti dei genitori, nonché lo status di figlio legittimo. Solo nel caso in cui il matrimonio venga annullato per bigamia o parentela tra i coniugi, ed entrambi i genitori erano in malafede, allora i figli passeranno allo status di figli naturali e non più legittimi. L'affidamento dei figli minori sarà stabilito di comune accordo tra i genitori e, qualora non si riuscisse a trovare l'accordo, sarà stabilito e regolato dal giudice.

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