Non sono mai stata il tipo di ragazza che fa amicizia con tutti. Sono una persona introversa, e preferisco avere un piccolo gruppo di amiche vere che un centinaio di amicizie a metà. Qualche giorno fa, però, mi sono vista con uno dei miei migliori amici, che mi ha detto che, secondo lui, dovrei allargare la cerchia delle mie amicizie. Gli ho chiesto perché, dato che io sto bene così, con i miei tre o quattro amici storici. E lui mi ha risposto, «Beh, è un po' pesante essere uno dei tuoi pochissimi amici». Ci sono rimasta davvero molto male. E mi è già successo in passato, con qualcuno che pensavo fosse un amico vero, ma le cose non stavano per niente così. In effetti credo sia anche un po' questa la ragione per cui fatico a stringere rapporti nuovi. Comunque, quello che mi chiedo adesso è se sia meglio troncare i rapporti con questa persona. Quello che mi ha detto mi ha fatto molto male, soprattutto dopo tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Una parte di me vorrebbe tagliare i ponti con lui e basta, anche per evitare che lui possa ferirmi di nuovo un giorno. Però gli voglio anche molto bene, è davvero il mio migliore amico.

Non esiste un numero giusto di amici da avere. Ne possiamo avere quanti ne vogliamo, dipende soltanto da noi. Ma non dobbiamo neanche essere sorpresi se ci rendiamo conto che le altre persone possono vedere le cose in un modo diverso dal nostro. Durante il corso della vita, ci capita di incontrare persone che ci vogliano bene e che ci tengono davvero a noi, ma ciascuna in un modo diverso dalle altre. E ti consiglio di imparare ad accettare l'amore, in qualsiasi forma esso si presenti. 

Credo anche che tu debba fare attenzione. Te lo dico perché mi scrivi che il ragazzo in questione è uno dei tuoi migliori amici. Tranne che poi, dopo poche righe, mi dici che ti chiedi se dovresti continuare a essere sua amica o no, visto anche quello che avete passato insieme, solamente perché ti ha criticato una volta sola da quando vi conoscete. 

L'amicizia non è fatta di amore incontrollato e senza condizioni. Non vuol dire che due amici debbano essere sempre e comunque d'accordo su tutto. E l'amicizia non dovrebbe finire solo perché capita di farsi qualche critica. Due buoni amici dovrebbero invece sapere comunicare quello che sentono nel modo più sincero possibile, anche se si tratta di fare una critica. 

Mi sembra che tu sappia già il motivo della tua estrema sensibilità: hai paura che a mostrare il tuo amore, a far vedere che hai bisogno degli altri, rischi di essere vulnerabile. Ed hai ragione. Le persone che ci vogliono bene possono anche farci del male. Ma fa parte del gioco. 

Ecco perché mi preoccupa che tu voglia tagliare i ponti con qualcuno solo per evitare di essere ferita in futuro. È come pensare di farsi amputare un piede per evitare di sbattere l'alluce contro uno spigolo. Avere degli amici significa avere a che fare con delle persone che possono essere complicate, che non sono perfette, anzi, che sono degli esseri umani, con buona probabilità, parecchio incasinati... proprio come lo siamo noi. Non tagliare fuori dalla tua vita delle persone che tengono veramente a te solo perché hai paura.

Quando si tratta di amicizie, pensa un po' a quello che succede in Alice nel Paese delle Meraviglie. Quando qualcuno non è d'accordo con te su qualcosa, puoi scegliere di comportarti come Alice, che si chiedeva il perché e metteva in discussione quello che le capitava, e che nel suo viaggio ha fatto amicizia con persone bizzarre ma interessanti. Oppure puoi essere la Regina di Cuori, che ogni volta che qualcosa non le va a genio grida «Tagliategli la testa!».

Ricorda che non bisogna mai vedere le cose come bianche o nere. C'è anche il grigio. Non bisogna per forza essere amici del cuore o acerrimi nemici. Anche l'intensità di un'amicizia, con il tempo può cambiare. 

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DaCosmopolitan US