Bruno Bordese

Stupisce con effetti speciali e dettagli originali. Con i suoi riflessi arancio, vola e rame. Tante le proposte in collezione, dai biker alti, passando per l'anfibio o il camperos in pelle nera ma a lasciare tutti a bocca aperta sono le zeppe oversize di chiara ispirazione giapponese, già presenti nella collezione estiva ma presentate ora nella versione con pelliccia multicolor e suola carro-armato.

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Bucobianco

Si chiama Circus la collezione presentata a Milano perché per Bucobianco l'inverno è da vivere come se fossimo dentro una grande rappresentazione teatrale, con personaggi che sfilano su un palco composto da animali dalle dimensioni surreali, fiori, ed architetture geometriche ed oniriche. T-shirt, bermuda e cardigan unisex tutti declinati nei diversi disegni grafici netti che caratterizzano la collezione. Vincono i colori pieni di luce. Spiccano le spille coloratissime in plexiglass.

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Freeda

La firma è della giovanissima Corinne Casella, suoi i giochi di sovrapposizioni, cut e vedo non vedo che partono sempre da una totale audacia delle forme. Body e leggings diventano piccole opere d'arte impreziosite da inserti in pelle e ricami scintillanti. Al Super in scena va Opera, capsule di body per una donna che vuole lasciare la sua impronta. Una donna con un'armatura, che ammicca, che resta sempre armonica, che si rivela dissacrante.

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Grazia LLiani

Sono abiti e maglieria dall'essenza basic e dalla grande versatilità. Un'evoluzione dell'abbigliamento intimo proposto in chiave indoor/outdoor per una donna ultra raffinata. Per il prossimo autunno/inverno il mood è mannish e qui tagli e forme maschili sono rivisitate in chiave femminile, grazie ai materiali e ai colori. Must have il pigiama da uomo abbinato a maglieria in mohair dai volumi over, fusi con i tagli cropped dei pantaloni. Vince il bordeaux, il verde bottiglia, il rosso fluo e il verde acido.

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Kim Shui

Fa parte di uno degli 11 Super Talents di Super n.7 con la sua attenzione per i dettagli e la scelta di materiali luxury combinati ad una fattura sartoriale dei capi. Arriva da New York, Kim Shui, di base spesso a Roma, e ha dato vita ad un brand che si ispira ad un concetto di femminilità forte e dirompente, mai sopra le righe, e che vede nella funzionalità e nel design il suo punto di forza. Spazio ai giochi di colore, a pattern geometrici e a contrapposizioni materiche, il tutto per dar vita ad un'eccentricità seducente, spontanea e mai costruita. C'è il pizzo italiano, la pelle di serpente e forti applicazioni patckwork in netto contrasto al classico tartan.

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Little Shilpa

Anche lei fa parte dei creativi più interessanti del panorama fashion, visti al Super e parte da un pensiero ben preciso: tradurre in una collezione contemporanea il vintage. Il risultato è un mix eclettico di ispirazioni multiculturali che si traduce in abiti fatti con innovative materie prime, in un gioco di sovrapposte e colori block. Ci sono le forme lineari ma anche costruzioni architettoniche nelle creazioni di Shilpa, brava a dare a tutta la collezione una soluzione di continuità.

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Lotuz

Il brand indonesiano si ispira a un concetto di bellezza senza tempo, come il fioro di loto. Sono capi sartoriali quelli che ne vengono fuori, adatti a tutte le ore del giorno. L'autunno-inverno 2016/2017 trae ispirazione dalla città di Praga, dalla sua arte e da uno stile mitteleuropeo facilmente riconoscibile e da vita alla collezione Luci, capace di mixare elementi che sembrano arrivare dall'Impero Romano alla contemporaneità dei giorni nostri. Caratteristica del brand i volumi sovrapposti e le proporzioni over.

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Mario Pini

Il designer partenopeo che arriva dal mondo del gioiello presenta al Super una collezione di scarpe che sono diventate nel breve una delle maggiori attrattive di tutta la fiera. Scarpe con un tacco ad effetto, che altro non è che una lattina mini di Coca Cola, schiacciata. Nei colori e nel mood l'ispirazione arriva dal fulmine rosso che attraversava il viso di David Bowie, rivisto dalla celebre Lady Gaga, alla quale la stessa collezione è ispirata. E' una femminilità fondamentale quella di Mario Pini, che include nella sua collezione elementi metallici, combinati a pellami preziosi, come lo struzzo e il pitone. Uno stile grunge che si discosta dalle solite classificazioni per dar vita a veri e proprio oggetti del desiderio.

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Marit Ilison

Arriva dall'Estonia la designer dall'approccio prettamente multidisciplinare e concettuale alla moda, lei che negli anni si è guadagnata l'appellativo di poetessa della moda. Associa stampe cariche di colori vivaci a silhouette pulite dalle linee pure per arrivare ad un mood intellettuale, minimalista e poetico. La collezione presentata a Milano si ispira ai lunghi inverni dell'estremo Nord e per la sua realizzazione sono state usate coperte di lana vintage sovietiche, illuminate da cristalli Swarovski.

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Moa

Nasce a Firenze nel 2013 dall'incontro di due culture e dalla passione per l'arte. Acronimo di master of arts, MOA racchiude in una collezione di sneaker quel senso di athletic luxury arts. Allo stile e alla creatività tutta italiana si affianca il know-how asiatico. Il risultato? Una scarpa urban dal design innovativo e dalle contaminazioni artistiche ricercate. All'attivo anche una collaborazione con la Disney, dedicata a Mickey Mouse.

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Rapisardi

Parlano italiano, arrivano dalla Toscana e sono reduci dalla fiera parigina dove hanno presentato in anteprima la loro collezione. Scarpe nate da un mix di pelle e materie prime naturali, capaci di ricreare quel perfetto equilibrio tra forma, stile e fascino. La nuova collezione si declina in stili differenti capaci di prendere vita in scarpe da ginnastica ma anche stivali. Modelli versatili nati in pelle ma anche in tessuto elasticizzato, dove il tacco è declinato in tre diverse altezze. Nella cartella colori spazio al marrone scuro, al grigio, al blu e bordeaux.

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Shushan

E' completamente autodidatta ma non per questo meno efficace la designer ventenne Pambukhchyan Shushan, armena ma attualmente di base a Kiev. Capi clean cut, unici che puntano ad una perfetta indossabilità, che giocano con le sovrapposizioni, con gli origami coutere e che interpretano gli stili di nove differenti paesi. Fate largo al cotone, alla seta ma anche al neoprene, il tutto abbinato a elementi knitwear per vestiti e tailleur pantalone.

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VAHAN KHACHATRYAN

L'omonimo designer di origini armene presenta il suo brand sul mercato per la prima volta nel 2013 e oggi al Super lo ritroviamo nell'elenco degli 11 Super Talent. Le sue sono creazioni sofisticate dall'allure boho chic, caratterizzate da una fattura couture e da un forte richiamo al mondo dell'arte. Oltre alla linea couture dal 2015 è nata anche una linea ready-to-wear. Al Super è stata presentata una collezione dedicata ai 100 anni del nonno dello stilista e alla sua arte dalla quale sono presi colori e pattern. Spazio a volumi over, a cappotti in neoprene stampati e a camicie dalle forme architettoniche.

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