Anne Vyalitsyna, arrivata in America a soli 15 anni senza genitori né in grado di esprimersi bene in inglese, è decisa ad aiutare le ragazze che oggi si trovano in una posizione simile.

«Ero una ragazzina e ho dovuto imparare tutto da sola. Se penso al passato e a tutte le difficoltà che ho dovuto affrontare… avrebbero dovuto esserci leggi per proteggere i minori, e delle associazioni composte da modelle più grandi e più esperte, che avrebbero potuto prendersi cura di me e preoccuparsi di farmi avere il meglio», ha rivelato la 27enne al sito di Modelinia.

La supermodel è nota soprattutto per la sua presenza, per ben 9 anni consecutivi, allo Sport Illustrated Swimsuit Issue, l’edizione speciale di una delle più celebri riviste sportive americane.

«Voglio sfruttare la mia conoscenza e la mia esperienza per dare alle giovani il sostegno che io non ho mai ricevuto».

A questo proposito, nel febbraio del 2012 la modella americana Sara Ziff ha fondato l’associazione Model Alliance, che si occupa di stabilire degli standard a misura di legge per le modelle che lavorano negli Stati Uniti.

«Perché mai le modelle non dovrebbero avere gli stessi diritti dei giovani che praticano in altri ambiti? Parlo di ore di lavoro, pause, pasti, conti fiduciari, educazione?» si è domandata la Vyalitsyna.

La domanda di legge, proposta lo scorso 12 giugno, è stata approvata a pieni voti dall’assemblea legislativa dello stato di New York, e ora attende solo di essere tramutata in legge dal governatore newyorkese Cuomo.

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