Margherita Missoni ha un atteggiamento particolarmente protettivo nei confronti della griffe di famiglia e da quando Vittorio Missoni, che ne era ceo, è scomparso, fa di tutto per salvaguardarne il successo.

«Non posso restare indifferente alle sorti di Missoni, vorrei che nessuno potesse rovinare questa griffe», ha affermato su Vogue UK.

«Ci tengo davvero tanto», ha aggiunto.

La Missoni segue la collezione di borse dell’azienda dal 2010 e di recente ha sviluppato la prima vera linea in-house di bag.

«Ho iniziato occupandomi degli occhiali da sole e intervenendo ai meeting. Mi piace avere un ruolo da leader, sono a mio agio con le responsabilità», ha continuato.

«Il mio approccio al design è spontaneo. Non faccio mai grandi progetti, guardo a ciò che ho intorno e a quello che sento».

La Missoni ha poi lodato sua madre Angela, direttrice creativa della label, per la sua sensibilità stilistica.

«Mia madre ha un occhio fantastico per le nostre campagne promozionali, molto più di me. Visto che abbiamo a disposizione budget più ristretti di altri brand, dobbiamo anticipare i trend. Mario Testino scattò per noi lo stesso anno in cui fece la sua prima campagna per Gucci, poi abbiamo lavorato con Mario Sorrenti quando era agli inizi e la campagna del profumo Missoni fu la prima per Mert Alas e Marcus Piggott», ha concluso.

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