Nel periodo più buio durante la sua dipendenza dall'alcol, Ozzy Osbourne seppelliva bottiglie di vodka in giardino.

Il frontman dei Black Sabbath è stato per molto tempo schiavo delle sostanze stupefacenti e dopo quasi un anno e mezzo di sobrietà è ricaduto nel baratro dell'alcol.

Parlando della sua dipendenza dalla bottiglia Osbourne ha ricordato un periodo della sua vita in cui persino i topi di casa sua dovevano essersi ubriacati.

«A quei tempi ero solito seppellire bottiglie di vodka per avere sempre una scorta ma poi mi dimenticavo dove le avevo messe. Probabilmente i ratti del mio giardino le avevano trovate prima di me perchè correvano in giro mezzi sbronzi!», ha dichiarato divertito in un'intervista con la rivista inglese Shortlist.

Di recente Osbourne ha pubblicato l'album 13 insieme ai musicisti dei Black Sabbath Tony Iommi e Geezer Butler, dopo oltre otto anni di silenzio discografico.

Il rocker 64enne ha sempre temuto di non essere in grado di comporre musica decente senza l'aiuto di qualche sostanza stupefacente.

«Quando ho deciso di buttare via per sempre alcol e droga - in realtà ancora oggi sono in lotta contro questi due demoni - in molte persone mi hanno chiesto: “Pensi che questo cambiamento radicale potrebbe in qualche modo influenzare la tua creatività?».

«Ho pensato: “C***o forse questa m***a è quello che mi permette di scrivere bella musica!” Ero terrorizzato. Ma poi abbiamo fatto questo album senza l'ausilio di nessuna sostanza».

© Cover Media