Secondo Brad Pitt i thriller horror sono «dei puzzle davvero complessi» da risolvere.

Il divo non ha avuto vita facile sul set di «World War Z», il film di zombie più costoso della storia, e ha svelato il motivo dell'estrema lentezza delle riprese e del budget, che da 98 milioni di euro è lievitato a 132.

«Questi film sono dei puzzle estremamente complessi perchè devi sempre stare attento che la trama non faccia acqua da qualche parte e rivelare solo al punto giusto il bandolo della matassa!», ha spiegato Pitt a Entertainment Weekly.

«Per tanto tempo abbiamo sopravvalutato i film drammatici, dove si dispensano grandi emozioni, è vero, ma l'intreccio è molto meno complicato».

Com'è noto, parte del copione di «World War Z» è stato riscritto ben cinque volte durante la lavorazione esigendo così cinque settimane di riprese extra. Un incidente di percorso che ha sicuramente limitato il divertimento sul set.

«Ricorderete bene che all'inizio ero interessato a fare un film più politico, usando gli zombie come una sorta di cavallo di Troia, per cui ho posto domande come: “Cosa accadrebbe agli equilibri sociopolitici se ci fosse veramente una simile pandemia? Chi prevarrebbe sugli altri? Quale sarebbe la nazione più potente e quale quella più vulnerabile?”. Volevamo esplorare anche questi aspetti collaterali alla vicenda originaria, ma ci siamo spinti troppo in là e così abbiamo perso il divertimento nel farlo!».

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