A un primo sguardo sembra un bel momento delle Olimpiadi. Lisa e Anna Hahner rappresentavano la Germania a Rio 2016 nella maratona: non hanno conquistato una medaglia, ma, in compenso, hanno tagliato il traguardo mano nella mano in segno di solidarietà e affetto familiare. Secondo il New York Timesperò, molti tedeschi non la vedono in questo modo.

Secondo quanto sostiene il TelegraphThomas Kurschligen, direttore sportivo della Federazione Sportiva tedesca, ha dichiarato: «Le gemelle Lisa e Anna Hahner hanno concluso la loro maratona a una distanza di 21 minuti dalla prima e superando di 15 minuti la loro migliore prestazione».

«Sembrava che concludessero una corsa divertente e non una gara olimpica». Al Times ha anche detto che il loro obiettivo principale era «attirare l'attenzione dei media» su se stesse minando così l'importanza della maratona.

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Secondo quanto ha scritto il sito news.com.au, Lars Wallrodt, editorialista del quotidiano tedesco Die Welt, si è mostrato altrettanto infastidito: «Se le gemelle Hahners vogliono tagliare la linea del traguardo mano nella mano e con un sorriso raggiante possono farlo nelle loro campagne e a casa loro. Alle Olimpiadi si va per ottenere i massimi risultati, non per avere la possibilità di fare la foto più simpatica».

Le gemelle Hahners si sono piazzate rispettivamente 81esima e 82esima e hanno detto che la  loro performance è stata deludente e lontana dalle loro solite prestazioni personali. Ma hanno anche deciso di concludere insieme la corsa, cosa che pensavano fosse impossibile visto che a un certo punto sono state costrette a dividersi. 

Anna Hahners ha detto al Times «È stato un momento magico finire questa maratona insieme. Non stavamo pensando a quello che abbiamo fatto. Ci siamo allenate per quattro anni per questa maratona. Il tempo impiegato e il risultato non è stato il migliore, ma sappiamo che abbiamo fatto del nostro meglio per quel giorno». 

Anche su Instagram hanno spiegato la loro situazione «Possiamo dire che abbiamo dato tutto quello che potevamo ieri. A volte è lontano da quanto si spera. Grazie a tutti i tifosi. Questa gara è andata così e siamo state felici di attraversare in due il traguardo».

A dire la verità non tutti hanno criticato l'atteggiamento delle gemelle «Questo è spirito olimpico» ha dichiarato al Times Mary Wittenberg, ex direttore della New York City Marathon, «Ci sono momenti in cui l'unica cosa che importa non è vincere, anche perché non può accadere per tutti quelli che partecipano alle Olimpiadi. Quindi un atleta è libero di prendere una decisione per trasformare l'evento in qualcosa di diverso per lui».

DaCosmopolitan US