«Spesso ci troviamo davanti a un bivio, fra la strada facile e quella difficile: io senza pensarci prendo quella difficile. È più divertente. E ti permette di crescere». È un ottimo consiglio per il lavoro: te lo dà Samantha Cristoforetti, 37 anni, una “terrestre” con il viso tondo e un sorriso disarmante, che di mestiere fa l’astronauta. Con la sua luce negli occhi, potente come quella delle stelle, il 23 novembre partirà per una missione speciale: sarà la prima donna italiana ad andare nello spazio. Noi a Cosmo tiferemo per lei (twitterà anche da lassù! Se vuoi seguirla: @astrosamantha): Samantha ci riempie d’orgoglio e ci ispira.

E, proprio perché questo numero ha una maxisezione dedicata al lavoro, Cosmojob, con più di 1.600 offerte e consigli strategici (da pag. 77), voglio augurarti di conquistare la tua navicella interplanetaria. Per farlo, ti potrebbe aiutare iniziare a mettere in discussione alcune regole. Pronta per un viaggio siderale?

1. Non piangere al lavoro. Fallo, eccome. Mostrare una presunta debolezza fa bene, stimola la produzione dei neurotrasmettitori della felicità, ristruttura l’equilibrio emotivo. E fa vedere un lato inedito di te ai colleghi. Ne ha parlato apertamente Sheryl Sandberg, numero due di Facebook, la donna-manager più potente al mondo: “Sì, ho versato lacrime in ufficio. Cerco solo di essere me stessa”. Ieri mi è arrivata la mail toccante di Marzia, una lettrice. Nelle sue parole, la battaglia (vinta!) contro una malattia. “Cosmo è la mia ancora di salvezza: lo tenevo stretto a me con il braccio destro mentre il sinistro si offriva volontario per le iniezioni” (leggi la lettera integrale). L’ho condivisa a voce alta in redazione. Quando ho alzato gli occhi, piangevano tutte. Meno male che il beauty team ha una scorta di mascara a disposizione...

2. Non perdere tempo. Quindi, ci si deve sentire in colpa quando si beve un caffè o si chiacchiera con una collega? Confesso: a volte sono quelli i momenti in cui vengono le idee più spericolate e brillanti. Concedersi dei tempi morti non deve essere un atteggiamento da demonizzare: l’importante è regolamentarli. E renderli emozionali, creativi e motivazionali. In redazione sai quante idee ci vengono quando facciamo la pausa-merenda e divoriamo gli snack saccheggiati alla macchinetta?

3. Vestiti bene. Ok, non dico che ti devi scatenare in variazioni del costume di Halloween per stare dietro lo sportello in banca, ma creare il tuo dress code può essere una politica vincente. Lo studio “The red sneakers effect”, condotto dall’Università di Harvard sull’impatto sociale dei codici di abbigliamento, ha dimostrato proprio questo. Secondo le centinaia di studenti intervistati, è più autorevole un professore con le scarpe da ginnastica rosse («esprime personalità forte, autostima»), piuttosto che in giacca e cravatta («è codificato, impacchettato, poco sicuro di sé»). Quindi, indossa i jeans anche se lavori in un contesto formale! Ricordati il mantra di Yves Saint Laurent: “Avrei voluto essere io l’inventore dei jeans. Esprimono semplicità, personalità, sex appeal: tutto quello che mi auguro per le mie creazioni.

4. Facebook & Co. sono “time consuming”. Non consultarli sul posto di lavoro. In realtà sono imprescindibili. Sono fonte di ispirazione, propulsori di notizie, facilitatori per trovare contatti strategici. Meglio tenerli a portata di mano, consultarli di tanto in tanto e ottimizzarli in modo tattico. Funziona!

5. Non innamorarti di un collega. Se succede, perché reprimere? Non è un modo perfetto per andare al lavoro con il cuore che batte, per avere l’adrenalina a mille, per sentirti stimolata a produrre più di prima? È vero, può andare male. Nel caso, tieni a mente questo motto: “Alla fine, andrà bene. Ma se non andrà bene, non sarà la fine”.

6. Parla sottovoce. Una frase così può avere senso in una sala operatoria o al cinema. Ma in ufficio chiacchierare, ascoltare e condividere è strategico: è come dare forma a un social network interno, costantemente attivo in funzione wireless, in cui tutti sono invitati a partecipare. Fallo, educatamente, anche tu. E non ti innervosire per la collega rumorosa: le cose che dice ti permetteranno di conoscerla meglio.

7. Non ridere troppo: al lavoro non ci si deve divertire. Sorry. A Cosmopolitan è davvero impossibile non farlo. Altrimenti che fun fearless female saremmo?

Francesca Delogu

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