Ok, proverò a convincerti che quest'estate ti aspetta un appuntamento imperdibile nel cuore dell'Italia, e per farlo voglio scomodare nientemeno che i cinque sensi. Quindi, se ancora non sai dove andare, ecco il mio suggerimento di vacanza.

1. Vista

La bellezza di Perugia e dell'Umbria, dei suoi tesori paesaggistici e artistici ne fanno una delle regioni più belle d'Italia (nonché tra i luoghi più magici del mondo). La Regione Umbria ha affidato il rilancio della sua immagine al famosissimo fotografo americano Steve McCurry, che con il progetto Sensational Umbria sarà alla sede dell'ADI (Associazione Disegno Industriale, quella che assegna il premio Compasso d'Oro per intenderci) di via Bramante 42 a Milano con sette foto che rappresentano l'atmosfera della regione. Già lo scorso anno ho visto proprio a Perugia, in occasione dell'edizione 2014 di Umbria Jazz, un'installazione con altre foto sue, e c'è mancato poco che venissi presa dalla Sindrome di Stendhal.

Perugia è la gemma di uno scrigno tra i più preziosi, e non è un'iperbole. A costo di sembrare campanilista, quando ci vado mi sembra di essere in paradiso. Suoni, gusti, profumi, colori. La città è ricchissima di tesori culturali, artistici e perché no di spiritualità che meritano di essere goduti e ammirati. A parte la Galleria Nazionale dell'Umbria, in pieno centro a Perugia, che racchiude tra gli altri imperdibili capolavori dell'arte medievale e rinascimentale, non puoi non visitare Orvieto, Todi, Spoleto, Gubbio, Assisi, Città della Pieve, Spello, rigorosamente in ordine sparso ma tutti assolutamente da vedere e vivere. Giusto un piccolo trivia: i proventi del progetto Sensational Umbria e le royalties di McCurry verranno donate per il restauro dell'affresco di Raffaello nella cappella di San Severo a Perugia. Scusate se è poco!


2. Udito


Umbria Jazz è una venue immancabile per gli amanti della musica jazz, io adoro perdermi tra i suoni che invadono Perugia nei giorni del Festival, sia sui palchi allestiti nel centro storico (quello ai Giardini Carducci è il nostro preferito, forse perché c'è il punto di ristoro?) sia nel luogo dedicato ai concerti più importanti, quello con il main stage: l'Arena Santa Giuliana. Ma la cosa più bella secondo me è incrociare per le vie del centro le Street Parade, gruppi di musicisti scatenati che con percussioni e fiati ti trascinano dietro di loro battendo le mani a tempo di jazz, New Orleans style.

Quest'anno poi il cartellone propone un mix di concerti tra sacro e profano: opening act di Paolo Conte il 10 luglio (non me lo perderei per niente al mondo), Subsonica con il loro special project per UJ il 12 luglio e duetto di Tony Bennett & Lady Gaga il 15 luglio. Per gli intenditori, segnalo il grandissimo chitarrista Franco Cerri il 19 luglio al Teatro Morlacchi (sempre a Perugia) e Chick Corea con Herbie Hancock il 14 a Santa Giuliana. Ma rimando senz'altro al sito di Umbria Jazz per il programma completo.

3. Gusto & olfatto & tatto

Oltre ad essere un piacere per la vista, l'Umbria è ricca di eccellenze del gusto: vini DOCG (sagrantino e grechetto per dirne un paio, ma ce ne sono tantissimi da annusare e gustare, uno più pregiato dell'altro) i prosciutti e la tradizione norcina in generale, lo zafferano, le patate rosse, i formaggi. Le mie preferite sono le lenticchie di Castelluccio, la cui piana che fiorisce in primavera è meta di turisti da tutto il mondo per l'incredibile colpo d'occhio che regala. E vogliamo spendere due parole sui piatti tipici? Per me vincono le tagliatelle con il ragù di chianina, la zuppa di lenticchie, la torta al testo, i tozzetti e ovviamente il famoso cioccolato di Perugia, quello a forma di bacio. Insomma è proprio il caso di dirlo, "dieta a zona".
Non mancano poi le occasioni di shopping, oltre a quello "eno-gastronomico": Perugia e l'Umbria sono famose per l'artigianato d'eccellenza, che va dalle calzature al morbidissimo e pregiato cashmere alle ceramiche, solo per fare qualche esempio.

Lo so, il mio sembra uno spot ma non è così, sono fermamente convinta che la bellezza salverà il mondo, fosse quella della musica improvvisata dal mostro sacro del jazz o il sapore unico di una forchettata di minuscole lenticchie.