1. Ti mangi un sacco di doppie (ma non ingrassi). A colazione mangi late e biscoti. Adori la bisteca e il risoto. Ti piace un sacco la pasta col tono. E tutti ti prendono in giro! Ma con simpatia.

2. Sembri appena scesa da un trattore. O da una gondola, a seconda che tu provenga dall'entroterra o dalla laguna. 

3. Non fai niente per nasconderlo. Infatti appena scambi due parole con uno sconosciuto questo ti chiede subito «Sei veneta?». E tu vorresti rispondergli: «Ma dai, sei un genio! Io non ci sarei mai arrivata!».

4. Ti scoccia tantissimo quando le persone non capiscono da quale città provieni. Io vengo dalla provincia sud-est di Verona, quindi ho una leggera inflessione vicentina con una lievissima nuance emiliana. Azzeccarla è abbastanza difficile, me ne rendo conto. C'è chi ci va vicino, azzardando Padova o Vicenza. Il veneziano è una lingua a sé. Rovigotto e Trevigiano sono molto diversi dal veronese. E chi spara Bergamo o Brescia, che sono in Lombardia?!

5. Quando ti arrabbi il tuo accento si sente fortissimo e devi sforzarti per tenere sotto controllo il dirty talk. Specialmente se parli a voce molto alta. A volte senza rendertene conto ti esprimi come uno scaricatore di Porto Marghera (con tutto il rispetto per gli amici scaricatori). Se ti metti discutere in dialetto usi l'improperio come intercalare e i santi del paradiso sono sempre nei tuoi pensieri. 

6. I non-veneti imitano il tuo accento. Una persecuzione! Quando ti dicono "Ostreghéta!" oppure "Struca el botòn" (cit. Mara Venier) pensando di fare i simpatici e tu vorresti sotterrarti. 

7. Le persone che hanno parenti veneti ti ammanniscono con le canzoncine tradizionali, per farti vedere che le sanno anche loro. La peggiore di tutte è "La me morosa vecia, la tengo per riserva…" PER RISERVA!?! Ti rifiuti di cantarla per quanto è sessista! E la povera tizia del mazzolin di fiori che aspetta il suo "moreto, questa sera quando el vien" e alla fine lui va dalla Rosina! Una canzone straziante. L'unica carina è quella che mi canta il beauty editor di Cosmo, che è stato sposato con una veneta (ciao Marisa!): "Me piase i bigoli co' le luganeghe!". Quella fa sempre ridere e dice una grande verità. I bigoli con le luganeghe dovrebbero essere dichiarati Patrimonio dell'UNESCO.

8. Hai la fama di alcolista. TOTALMENTE IMMERITATA, nel mio caso, ci tengo a sottolinearlo. Ok, è inutile fingere: se anche tu come me vai a propulsione di Prosecco (pronuncia: bianchéto) e certi venerdì sera ti berresti anche l'acqua delle fioriere, sai di cosa sto parlando. La fama è alimentata dalla tua predilezione per le metafore a sfondo alcolico. "Parlar con tì l'è come fare el mojito coi molesini" (Parlare con te è come fare il mojito con il songino"). Che espressione meravigliosa! #LOL