1. Circa il 65% della tua comunicazione è fatta di messaggi non verbali. Le faccine servono a dare forza ed espressione ai contenuti di sms, whatsapp e chat. Quindi, quando scrivi, ricorda che non stai solo "abbellendo" il messaggio, ma lo stai caricando di significati extra e decisivi!

2. Non ci sono regole universali per utilizzarle. Vale quello che vale per le espressioni verbali: cerca di essere sempre te stessa. Se sei allegra, usa un sorriso. Se sei triste, una lacrima. Anche così, virtualmente, il tuo vero carattere verrà fuori.

3. Pensa positivo! È questo il senso della grafica delle "emoticon". Non inserirle meccanicamente: quando le usi contribuisci a rendere il mondo un posto un po' più gioioso!

4. Le donne, in genere, comunicano di più le emozioni rispetto ai maschi (anche faccia a faccia). Quindi, non c'è nulla di male nell'uso intensivo dei faccini. Non solo sui social o nella chat, ma anche nelle email. A volte anche quelle di lavoro (con intelligenza!).

5. Qualche consiglio specifico? Non usare il cuore a caso, ma solo quando è il momento di dire: «Ti voglio bene», oppure: «Ti amo». Se vuoi aggiungere un tocco d'allegria a un messaggio così importante, usa l'emoticon con i cuoricini negli occhi che unisce un sorriso all'amore. Ricorda che niente rimanda di più alla complicità di una strizzata d'occhio: vuol dire che lì c'è in ballo qualcosa che riguarda solo voi due...

6. Se sei indecisa su quale usare, i grandi classici vanno sempre bene. Lo smiley, per esempio, addolcisce i contenuti "difficili" e può essere decodificato immediatamente. Limita, invece, l'uso delle faccine più strane: così, quando lo fai, acquistano più forza nel contesto.

Ma che faccino fai? Nicolas Loufrani è nato nel 1971, l'anno in cui il padre Franklin ha ideato la mitica faccina. Nel 1999 ha codificato un dizionario universale delle emoticon e oggi è Ceo della Smiley Company, che vende in tutto il mondo gadget con il famoso viso sorridente.